Schumi: tifosi, vincerò per voi di Pierangelo Sapegno

Schumi: tifosi, vincerò per voi La Ferrari trionfa a Monza: festa in famiglia sul podio, il campione tedesco Schumi: tifosi, vincerò per voi «Mika nelprato e io lo passo: mia nonna me l'aveva detto» MONZA DAL NOSTRO INVIATO Ci sono le telecamere, e Schiarimi Schummi saltella come un pazzo: «E adesso vinco il mondiale per voi italiani!». Lo dice pure in italiano. Nel giorno della festa, Michelino si sente un po' come un bravo guaglione di Napoli, proprio lui, con quel taccino biondo e quegli occhi di ghiaccio, proprio lui che fino a qualche giorno fa, dopo 5 anni di Benetton e tre di Ferrari, tutto quello che era riuscito a imparare da noi, era crazzie e zi. Ma oggi è diverso. Michael Schumacher abbraccia tutti, grida canta parla, e tocca pure ferro. Poi ringrazia anche la nonna Anna, uhè une: 75 anni e un'aspirazione da veggente. Gli aveva detto che a Monza si sarebbe rifatto delle delusioni di Spa. «Aveva proprio ragione la mia nonna, che mi aveva ripetuto che dopo il Belgio le cose sarebbero andate bene per me. Sono felice e ora guardiamo con molta fiducia al gran premio del Lussemburgo e al Giappone». Se glielo dice la nonna, ci possiamo sperare. In fondo oggi cos'è che non è andato bene? Anche le contrarietà hanno finito per non ostacolare la corsa verso il successo. Doveva pio- vere, e c'era un sole senza un nuvola fino a che ia gara non è finita. Poi, giù il diluvio, come se fosse uno scherzo del destino. Ma chi se ne frega. «Abbiamo dominato pure sull'asciutto», sorride Sciummi sciummi. E all'inizio? Era stata una partenza da maledizioni. Hakkinen ha confessato che al via se l'era risa dentro al casco. E te credo: dalla pole position, Schumacher era scivolato al quinto posto. Sappiamo che all'arrivo Hakkinen aveva poco da ridere. Michael: «Sembrava che io dovessi andare a fare una passeggiata, più che partire per una corsa. Purtroppo, ho fatto davvero una pessima partenza facendo pattinare le gomme. Tutto quello che poteva succedere di brutto al via, è successo. Ho perso molte posizioni, ma poi sono riuscito a recuperarle tutte». E andando avanti, come voleva la nonna, la ruota è girata. «A un certo punto s'è rotta una macchina davanti a noi». Era quella di Coulthard: ah, la nonna... «Fumo, polvere. Non si vedeva più niente, nemmeno la pista. Io e Mika abbiamo rallentato. Mika è uscito sul prato, io ancora dietro. Però, rientrando, l'ho visto in difficoltà e l'ho passato. Ho avuto un momento di paura, ma ce l'ho fatta». Dice, adesso: «In quell'attimo ho vinto la gara, credo». E quando, Hakkinen si avvicinava dopo i pit stop? «Niente paura. Mi avvicinava lentamente. Il sorpasso è un'altra cosa, devi avere molta velocità in più per riuscire ad andartene. Ero sicuro. Poi, quando lui è uscito di pista, ho deciso pure di rallentare. Ormai ero a posto». Aggiunge, a chiudere il capitolo: «Mika sicuramente aveva un problema, perché era più lento di Coulthard. All'inizio mi dicevo: probabilmente hanno adottato due strategie diverse. Non so quali. Ma adesso non ha più importanza, perché la gara l'abbiamo vinta noi e solo questo conta». In conferenza stampa, ringrazia il fratellino e Irvine: «Grazie davvero a questi due ragazzi che hanno superato Hakkinen, a questi due colleghi che sono seduti qui accanto a me». Subito dopo la gara, Ralf saltava e s'abbracciava assieme a lui accanto al box Ferrari. Chissà se la nonna aveva previsto pure un successo di famiglia? Schumi glissa. Gli chiedono del Nùrburgring: «Non vedo l'ora di arrivare a quella pista lì. Pensavamo che questo fosse il circuito meno favorevole a noi e avete visto com'è andata. Il Gran Premio del Lussemburgo non dovrebbe essere svantaggioso per noi». E il Giappone? «Vedremo. Adesso pensiamo al Nùrburgring. Ma non dovrebbe essere una corsa messa male». Sciummi sciummi parla e gli scappa da ridere. Un giornalista gli chiede: e adesso dove andrai a far festa assieme ai 150 mila qui fuori? Risata: «Credo che rimarrò sulla pista un paio d'ore di più rispetto al normale per stare assieme a loro. Anzi, mi fermerò tutta la sera per festeggiare questa vittoria». Ale, spari e lampi. E' Fuorigrotta. Pierangelo Sapegno fOMUIA

Persone citate: Benetton, Coulthard, Hakkinen, Michael Schumacher, Schumacher

Luoghi citati: Belgio, Giappone, Lussemburgo, Monza, Napoli