Sommossa a Tiranaf torna l'incubo della guerra civile

Sommossa a Tiranaf torna l'incubo della guerra civile Paura in Albania: dopo l'omicidio del leader democratico, assalto al palazzo del premier Nano. Un morto Sommossa a Tiranaf torna l'incubo della guerra civile Prodi: fermate la violenza. Si temono nuovi sbarchi, scatta l'allerta TIRANA. Il cuore di Tirana, dopo l'omicidio di Azem Hajdari, ieri è stato sul punto di scoppiare. I militanti del partito democratico hanno dato l'assalto al Palazzo dove era riunito il Consiglio dei ministri. Un po' ovunque sono ricomparsi i kalashnikov. Grida, spari e fiamme: a fuoco il piano terreno e le auto del governo. Il palazzo, difeso dai soldati della guardia repubblicana, sembrava sul punto di cadere. Ed è un caso se alla fine il bilancio è stato di un solo morto, tra i manifestanti, e di due feriti: un ufficiale della guardia e una venditrice ambulante di 15 anni. Poi quando il palazzo ha dato l'impressione di essere sul punto di cadere, gli assalitori hanno rinunciato. E nessuno sa dire che cosa abbia soffocato quello che stava per diventare un rogo più ampio. Dall'Italia, dove si teme una ripresa degli sbarchi, Prodi ha lanciato un appello perché cessi la violenza. Molinai-i e Tessandori A PAG. 5 Un momento degli scontri a Tirana

Persone citate: Hajdari, Nano, Prodi, Tessandori

Luoghi citati: Albania, Italia, Tirana