Il Brunello va in Europa con Mediobanca di Gigi Padovani

Il Brunello va in Europa con Mediobanca Forte crescita dell'azienda fiorentina grazie anche alla joint-venture che la lega alla californiana Mondavi Il Brunello va in Europa con Mediobanca Maxioperazione sui vini Frescobaldi: future per 20 miliardi CANTINE&FINANZA FIRENZE. Ormai il mondo del vino ci ha abituato ad operazioni finanziarie sempre più sofisticate, secondo la strada aperta da Castello Banfi con i future sul Brunello '95: titoli, warrant, prestiti obbligazionari vanno a braccetto con le annate prestigiose dei rossi toscani e piemontesi. Da un'intesa tra Mediobanca e Marchesi de' Frescobaldi - il salotto buono della finanza italiana e una delle più antiche case vinicole italiane, con 700 anni di storia - nasce un prestito obbligazionario in Ecu che porterà il Brunello di Montalcino sui mercati di tutta Europa. L'iniziativa, presentata ieri sera a Palazzo Frescobaldi, in Firenze, a conclusione di una convention dell'azienda nella tenuta del Castello di Pomino, è la prima in valuta europea. L'istituto di via Filodrammatici emetterà un prestito obbligazionario, con un finanziamento alla Marchesi de' Frescobaldi per un totale di 10 milioni di Ecu (pari a circa 20 miliardi). Da ottobre, nelle banche italiane come in quelle di Francoforte o di Parigi, gli appassionati di vino potranno acquistare le 5 mila obbligazioni, ognuna del valore di duemila Ecu. A ciascun titolo sono abbuiati quattro «warrant», cioè diritti di prelazione, su una cassa di sei bottiglie di Brunello di Montalcino Castelgiocondo, che si potranno far valere negli anni 2001 (per il vino dell'annata '96), 2002 (annata '97-, 2003 (annata '98) e 2004 (annata '99): il prezzo sarà quello all'ingrosso, con un risparmio del 35/40 per cento. '(Questa operazione - dice Giovanni Geddes da Filicaja, animmistratore delegato della Marchesi de' Frescobaldi - si inserisce nella nostra strategia di investimenti, legata alla nostra forte crescita». La società ha raggiunto nel '97 un fatturato di 45 miliardi, che nel '98 arriveranno a 55. .-«Negli ultimi tre anni - aggiunge Tiziana Frescobaldi, responsabile della comunicazione per l'azienda - l'incremento del fatturato è stato del 36 per cento, senza comprendere i 12 miliardi della joint-venture con la Robert Mondavi, di Napa Valley». A Firenze sono molto soddisfatti per i risultati di quell'accordo firmato nel '95 dai presidenti da Tim Mondavi (figlio del fondatore Robert) e Vittorio Frescobaldi (presidente della società), die ha permesso di realizzare in Italia due prodotti di alta gamma, il «Luce» (60 per cento Sangiovese e 40 di Merlot) e il «Lucente (85% Sangiovese e 15% Merlot): 150 mila bottiglie l'anno, distribuite in America dalla Mondavi e in Europa dalla Frescobaldi. «Una collaborazione non solo economica - conclude Tiziana Frescobaldi -, che ha consentite di scambiarci informazioni e di creare vini di personalità italiana ancora più vicini ai gusti internazionali». Gigi Padovani Vittorio Frescobaldi (a sinistra) con Robert Mondavi