« Così vinceremo il caro-libri scolastici »

« Così vinceremo il caro-libri scolastici » Il ministro della Pubblica Istruzione: sarà un meccanismo calibrato sul reddito e sul numero dei tìgli « Così vinceremo il caro-libri scolastici » Berlinguer: dalla Finanziaria un sostegno alle famiglie LA STANGATA IN CLASSE PROMA OTREBBE trovare una soluzione in tempi brevi il problema dei libri di testo troppo cari. Il governo intende intervenire per aiutare le famiglie a sostenere la spesa con un meccanismo calibrato in base al reddito e al numero dei figli. Il meccanismo dovrebbe andare in vigore dal '99. L'aiuto dovrebbe, infatti, essere introdotto nella Finanziaria per il prossimo anno, che dovrà essere presentata entro la fine di settembre dal Consiglio dei Ministri. Ad annunciare la novità in arrivo è stato il ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlùiguer, in una nota. «Il costo - afferma Berlinguer - dei libri di testo è eccessivo per tutti, non solo per le famiglie a più basso reddito. Ciò aggrava il fenomeno della dispersione scolastica: ci sono genitori che rinunciano ad acquistare i libri per i loro figli. Una situazione 1 che risulta particolarmente grave per la scuola dell'obbligo. Tutta la materia relativa ai libri di testo nella scuola elementare è disciplinata, il prezzo riesce a essere contenuto». Non altrettanto può dirsi per la scuola media, prosegue il ministro. E' a questo livello che nascono le difficoltà delle famiglie. «E' opportuno pertanto - conferma il ministro - dare una nuova disciplina a tutto il settore dell'obbligo e il suo prolungamento. E' intenzione del governo introdurre fin dalla prossima Finanziaria un sostegno alle spese delle famiglie per l'acquisto dei libri di testo in relazione al reddito e al numero dei figli, prevedendo un'apposita voce di spesa». Oltre al sostegno economico in materia di libri di testo, il governo ha in serbo altre proposte per aumentare la diffusione dei libri nelle scuole. «Saranno assunte iniziative, nell'ambito dell'autonomia delle scuole, per incrementare le biblioteche scolastiche ed estendere il ricorso al comodato d'uso, che consente di mettere a frutto un patrimonio permanente di manuali e altri testi a disposizione dei ragazzi che ne abbiano bisogno». Il governo, insomma, ha in cantiere un progetto più ampio in tema di cultura nelle scuole. «Il contenimento - spiega il ministro Berlinguer - del prezzo dei libri non è solo un aiuto dovuto ai genitori, ma serve anche a liberare risorse per gli altri settori dei libri di cultura». La proposta ha già riscosso il consenso dell'opposizione. «Era ora», commenta il senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile dell'ufficio di Alleanza nazionale per le politiche della famiglia. «Era quello che chiedevamo da una vita - dice il senatore di An come dimostra il disegno di legge per l'introduzione in tutte le scuole italiane del comodato d'uso dei libri di testo. Si tratta di un'iniziativa che va nella direzione giusta anche se, è chiaro, per darne un giudizio compiuto, aspettiamo di valutarla nel dettaglio, quando si saprà in che cosa si sostanzia quel meccanismo di sostegno di cui parla il ministro Berlinguer. Una cosa è certa: il problema del costo proibitivo, per tante famiglie, dei libri scolastici, rappresenta una delle priorità da risolvere nel mondo della scuola e non so¬ lo quella dell'obbligo. Ne va dell'applicazione dell'articolo 4 della Costituzione, secondo il quale la scuola è aperta a tutti, principio irrealizzabile con il costo attuale dei libri di testo, che nella migliore delle ipotesi costringe tante famiglie a sobbarcarsi sacrifici enormi e nella peggiore a rinunciare a mandare i propri figli a scuola». Positivo anche il commento dei popolari. Per Giovanni Manzini, responsabile della scuola del partito, l'idea «è percorribile», ma senza «discriminazioni» tra i ragazzi delle scuole statali e non statali. Inoltre, il sostegno non deve essere «a pioggia», ma deve essere legato al reddito familiare e al numero dei figli. Per Manzini tuttavia servono anzitutto «risorse consistenti per le riforme (come autonomia e parità) e per la rivalutazione della funzione docente, statale e non. E solo dopo risorse anche per i libri». [r. r.] «Ci sono genitori che sono costretti a non acquistare più i testi per i loro ragazzi» Il ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer: il governo interverrà per i libri di testo troppo cari

Persone citate: Berlinguer, Giovanni Manzini, Luigi Berlinguer, Luigi Berlùiguer, Manzini, Riccardo Pedrizzi