Teramo: disabile abbandonato in strada dopo visita medica di R. Ett.

Teramo: disabile abbandonato in strada dopo visita medica I medici negano, ma sono stati denunciati per lesioni Teramo: disabile abbandonato in strada dopo visita medica TERAMO. Non ha più voglia di ridere Paride, da quando tre medici lo hanno scaraventato su un marciapiede. E' un disabile Paride. E' nato con una gravissima malformazione. La chiamano «artogrifosi» la malattia che gli ha devastato il corpo, e poi la psiche. E' nato coi piedi attaccati alla schiena e oggi, a 38 armi, la sua cartella clinica parla di 18 interventi chirurgici. Non sta in piedi da solo, Paride, i suoi piedi sono orribilmente storpiati, ma per i tre membri della commissione medica per l'invalidità civile di Teramo quell'uomo se la può cavare da solo, tanto che è stato alzato di forza, era seduto su una sedia, e fatto «accomodare» in strada con tutto lo sgabello. Paride, che non credeva possibile che gli avessero revocato l'indennità di accompagnamento, era andato dai medici convinto che si fosse trattato di un errore. Lo aveva accompagnato la sorella, Rossana, divenuta la sua tutrice dopo la morte dei genitori. La decisione della commissione era stata presa lo scorso 30 giugno, ma la notifica è arrivata solo il 7 settembre. Per i medici non ci sono state ragioni: «A noi non importa niente, faccia ricorso ma lo porti via di qui». Così uno dei componenti della commissione, un medico donna, ha risposto alla sorella del disabile che aveva mostrato come fosse ridotto Paride. Due gambette fini fini, esili come il braccio di un neonato. I piedi sono entrambi girati all'interno e gli alluci ritorti contro la pianta. Ha provato Paride ad alzarsi da solo, ma è caduto dopo pochi secondi. S'è afflosciato come un palloncino bucato tendendo la mano verso Rossana. Per il disabile è stato un affronto, un pugno nello stomaco, per la sorella un'azione disperata, urlata tra le lacrime: «Bene, allora se per voi quest'uomo è autosufficiente, lo lascio qui». La donna è tornata a Giulianova. Tra i medici breve consulto, quindi la decisione di portare nella sala d'attesa il disabile. Un'ora dopo il disabile è stato alzato con tutta la sedia e rovesciato sul marciapiede. Per due ore l'uomo è rimasto a terra, poi è giunta un'ambulanza del 118 avvertita da un passante. In ospedale è stata riscontrata la distorsione di una caviglia, se così si può definire, e uno stato confusionale. I medici negano, ma la denuncia è già stata consegnata: omissione di soccorso e lesioni, [r. ett.]

Luoghi citati: Giulianova, Teramo