Piove, Quindici riscopre la paura

Piove, Quindici riscopre la paura Allarme maltempo in mezza Italia: in Friuli straripano alcuni fiumi, diciotto Comuni allagati Piove, Quindici riscopre la paura Abitanti in fuga prima che scatti l'evacuazione NAPOLI. Con il maltempo è tornata ieri la paura nell'area colpita dall'alluvione del 5 maggio. La pioggia caduta con insistenza dalla mattinata ha fatto scattare nuovamente lo stato di allerta a Quindici, in provincia di Avellino, imo dei Cornimi segnati dal disastro. E il fiume Sarno, che nasce proprio dalla montagna che sovrasta la città più disastrata dalla frana, è straripato alla foce. A Quindici quando i pluviometri, poco dopo le 16, hanno segnalato il raggiungimento della soglia dei 40 millimetri, gli autobus della Protezione Civile erano già pronti nel piazzale del cimitero per trasportare la popolazione nel centro di accoglienza a Vallo di Lauro. Ma la maggior parte degli abitanti avevano già abbandonato le case fin dal mattino, come puntualmente accade ogni qual volta piove. La gente ha preferito sistemarsi nelle auto e a casa di parenti, lontano dalla zona dove il fiume di fango travolse uomini e palazzi. Il ricordo della tragedia qui è ancora troppo vivo e nessuno aspetta l'ordine di evacuazione (che scatta alla soglia dei 60 millimetri di pioggia) per mettersi al sicuro. La Protezione Civile e i vigili del fuoco hanno effettuato controlli per verificare l'eventuale presenza di bambini e persone anziane rimasti soli in casa. Per evitare che l'acqua tracimasse dai canali di scolo, in molti casi ostruiti dal terriccio fangoso, sono stati sistemati sac- chetti di sabbia. A Samo i tecnici della Protezione Civile si sono limitati a verificare i punti «critici» della montagna, mentre nel quartiere di Episcopio la gente abbandonava le case per precauzione. La pioggia torrenziale ha provocato danni soprattutto nel Salernitano, in un'ampia fascia di Comuni vesuviani e a Castellammare di Stabia. In provincia di Salerno la situazione più grave s'è creata nei Comuni di Roccapiemonte (150 persone sgomberate), Castel San Giorgio e Mercato San Severino, dove il torrente Solofrana ha rotto in più punti gli arguii invadendo colture e allagando decine di abitazioni. Nell'Agro Nocerino è straripato il torrente Cavaiola. Il bilancio nell'inte¬ ra zona è di mia quarantina di abitazioni evacuate e decine di interventi eseguiti con i mezzi anfibi dai vigili del fuoco. Una frana s'è abbattuta sulla strada provinciale tra Moio della Civitella e Stio, nel Cilento, seppellendo alcune auto senza persone a bordo. La strada è stata chiusa. A Castellammare di Stabia l'acqua ha invaso diverse case e gli inquilini hanno dovuto attendere l'arrivo dei soccorritori. In via Ripuaria, alla foce del Samo, sono state portate al sicuro con gli anfibi diverse famiglie rimaste bloccate. Ma il maltempo ha colpito anche al Nord. A Senigallia, in provincia di Ancona, un bambino di sei anni è stato ferito, mentre dormiva, da alcuni calcinacci caduti dal soffitto per un fulmine abbattutosi alle 3 di ieri notte su un'abitazione, durante mi violento temporale. In Friuli lo straripamento di alcuni torrenti dopo forti piogge ha causato allagamenti e strade interrotte alla periferia di Udine e in 18 Comuni, dove sono al lavoro Vigili del fuoco e volontari della Protezione civile. In molti centri le piazze sono rimaste allagate per ore. Undici turisti tedeschi, che si erano fennati a campeggiare nel letto asciutto del "ragliamento nel comune di Forgaria (Udine), sono stati sorpresi dall'improvvisa piena del fiume e sono stati tratti in salvo da un elicottero dei Vigili del Fuoco. Enzo La Penna 6 i II vento ha girato e il mare si è ingrossato in pochi minuti poi la barca si è rovesciata ep j u Quando ho capito che per lui era finita ho lottato perché le onde non se lo portassero via p p Sotto il recupero del corpo del canoista morto a Erchie, sulla costiera amalfitana A destra un'auto rimasta bloccata a Martignacco in provincia di Udine

Persone citate: Enzo La Penna, Nocerino, Salernitano