«Se il 27 vincerà l'Spd combatteremo l'Europa» di Emanuele Novazio

«Se il 27 vincerà l'Spd combatteremo l'Europa» «Se il 27 vincerà l'Spd combatteremo l'Europa» EDMUND STOIBER L'EREDE DI STRAUSS PMONACO RESIDENTE Stoiber, lei è l'uomo che può salvare Kohl se oggi la Csu trionferà. Ma lei non parla mai di Kohl nei comizi. E per screditarla, i manifesti elettorali dell'Spd dicono «Csu uguale Kohl». «Se non parlo di Kohl è perché il problema è la Baviera: oggi la Baviera fa una scelta regionale, e da noi le regioni hanno ampie competenze, dalla polizia alla scuola. L'Spd, priva di politica regionale, vuol trasformare le elezioni in elezioni nazionali per sfruttare il vantaggio di Schroeder. Ma la gente lo sa: la scelta è Stoiber, non Kohl». Ma il voto avrà forti ripercussioni su quello del 27. «E' vero: il nostro successo potrebbe diventare una motivazione decisiva per i tantissimi elettori incerti». E salvare oggi la Cdu farebbe di lei, fra 4 anni, un candidato ideale alla Cancelleria. «L'incarico di Cancelliere non è "più" di quello di Presidente. E la presidenza bavarese è l'impegno politico della mia vita». Schroeder considera il Cancellierato una promozione. «Io no, è solo un incarico diverso». Se il 27 vince l'Spd, collabo- rerete per una politica europea comune? «Se l'Spd vince l'Europa diventerà centralista e socialista. Questo fatto provocherà enormi constrasti: la Baviera si opporrà al governo tedesco e a questa Europa centralista e socialista». Come? «Sfruttando le nostre competenze nel modo più esteso possibile. Abbiamo giurisdizione su molte cose, al Bundesrat e in Europa: daremo la nostra impronta decisiva alle discussioni europee e solleveremo tutte le difficoltà possibili». Un boicottaggio, insomma. «No. Posso intervenire in quanto membro della Commissione delle regioni all'interno dell'Unione europea, per esempio, o come relatore sulla sussidiarietà. Bisognerà agire, perché se l'Europa si svilupperà secondo il modello francese fallirà. In quell'Europa ci sarebbe un deficit di democrazia: ma la gente non vuole essere rappresentata da persone prive di legittimazione». E la lotta alla disoccupazione? «L'Europa non c'entra. E' un compito nazionale. Le differenze sociali fra i vari Paesi sono troppo profonde perché le si possa risolvere così». Lei chiede una riforma del federalismo tedesco, considerandolo penalizzante per le regioni ricche come la Baviera. Un parallelismo con l'Europa? «Certo. Allo sviluppo europeo non c'è alternativa, ma quanto più grande diventa l'Europa, tanto piti dobbiamo rafforzare le strutture decentrate: serve un nuovo equilibrio fra Europa, nazione, regioni e Comuni. La ripartizione dei profughi può es¬ sere affrontata solo dall'Unione europea, ma bisogna anche regolare le specifiche competenze, per esempio del Piemonte e della Baviera: e per questo serve una Carta Europea. Finora invece abbiamo assistito solo allo sviluppo dell'enorme potere della Commissione, a Bruxelles». Franz Josef Strauss diceva: «A destra della Csu non ci può essere nessun partito legittimato democraticamente». E' sempre valido, quel monito? «Sì. Ma vuol dire che siamo il partito del centro e della destra democratica, e combattiamo il radicalismo di sinistra e destra». Una posizione di contenimento che spinge la Csu su posizioni dure, in tema di polizia e stranieri per esempio. «Non siamo duri ma coerenti. La sicurezza interna è importantissima, e in Baviera siamo da questo punto di vista migliori di tutti gli altri: da noi la gente si sente meglio. Certo abbiamo regole di polizia più dure, ma combattiamo meglio la criminalità organizzata. Tutto questo non ha niente a che fare con la destra. Il risultato è che la destra democratica governa, qui, e gli estremisti di destra sono una piccola minoranza. Il nostro compito è impedire che ottengano voti di protesta dall'elettorato democratico, e ce l'abbiamo fatta: nel nostro Parlamento non ci sono estremisti di destra. Per noi è una responsabilità enorme: considerata la storia tedesca, se in Germania ci l'osse un Le Peri al 15% manderemmo in Europa un segnale di grande insicurezza». Emanuele Novazio A sinistra Edmund Stoiber leader della Csu, il partito democristiano bavarese «fratello» della Cdu del Cancelliere