Fossa: «Bene, per ora ma aspettiamo i fatti» di Roberto Ippolito

Fossa: «Bene, per ora ma aspettiamo i fatti» LA REAZIONE DEGLI IMPRENDITORI Fossa: «Bene, per ora ma aspettiamo i fatti» CROTONE DAL NOSTRO INVIATO Per ora, grazie. Almeno per un giorno il presidente della Gonfindustria Giorgio Fossa non nasconde di provare «soddisfazione» per le parole del presidente del Consiglio Romano Prodi. Tra Bari e Crotone si svolge un insolito ping pong giocato in un clima di distensione. Ieri mattina a Bari, inaugurando la Fiera del Levante, Prodi annuncia di voler tagliare i contributi sociali che pesano sul costo del lavoro, proprio come invocato dalle aziende. Nel pomeriggio a Crotone, dove da qualche anno il consigliere per la politica industriale della Gonfindustria Luigi Siciliani organizza un affollato convegno. Fossa ammette di gradire le dichiarazioni del capo del governo. Ma, ovviamente, adesso la Confindustria attende che la promessa riduzione degli oneri sociali diventi realtà: «La trovo una proposta positiva - afferma Fossa - e spero che il governo ce la spieghi nel dettaglio e che venga messa in cantiere e applicata al più presto». Insomma, Fossa vuole verificare quali sono le idee concrete di Prodi e quali sono i tempi per attuarle. E la sede per parlarne è già individuata: mercoledì prossimo una delegazione della Confindustria avrà modo di incontrare il presidente del Consiglio nell'ambito delle consultazioni avviate in vista della definizione della legge finanziaria per il 1999, da presentare in Parlamento entro la fine dei mese. Fra l'altro, anche sull'impostazione della Finanziaria, da Crotone viene anticipato un giudizio favorevole: «Siamo d'accordo sull'entità, mentre sulla qualità si discuterà» afferma Fossa. In pratica viene considerata valida la scelta di contenere in 13.500 miliardi gli in- terventi anti-deficit pubblico e anche in questo caso si resta in attesa di conoscere in che modo sarà ottenuta questa somma, in particolare con quali tagli. Ma è sull'annunciata iniziativa per la riduzione degli oneri sociali che si concentra l'attenzione degli imprenditori ai quali non sfugge certo l'insistenza di Prodi a Bari nell'assicurare un forte impegno anche per la diminuzione delle tasse. In attesa di conoscere nel dettaglio le proposte del governo, la Confindustria da Crotone puntualizza le sue. La prima consiste nell'azzeramento per quattro o cinque anni dei contributi da prelevare dalla busta paga dei neoassunti che successivamente avrebbero la possibilità di riscattare questo periodo ai fini previdenziali. La seconda comporta la detassazione degli utili reinvestiti, cioè una specie di nuova legge Tremoliti ma senza limiti di tempo e con un premio supplementare per le aziende che effettuano assunzioni. Fossa si augura che il taglio dei contributi (e magari quello delle imposte) liberi risorse per gli investimenti e quindi stimoli l'occupazione, nel Mezzogiorno, ma non solo nel Mezzogiorno. A proposito delle iniziative a favore del Sud, il presidente della Confindustria si compiace «per le quattro lineo guida» di interventi indicate da Prodi a Bari per lo sviluppo del Sud (incentivi, infrastrutture, efficienza burocratica, sicurezza del territorio): «Sono almeno due anni che insistiamo su queste quattro leve». Non manca una battuta ironica: «Oggi sembra che venga scoperta l'acqua calda». Ma ver- so il governo, anche in questo caso, c'è molta attenzione: ovvero si resta in attesa che alle dichiarazioni seguano i provvedimenti. L'altro fronte su cui la Confindustria lavora, per il rilancio dell'occupazione, ò quello della flessibilità, cioè regole più elastiche per le assunzioni ma anche per i licenziamenti. Fossa torna a invitare i sindacati a studiare insieme le soluzioni più adatte. E offre due ipotesi su cui discutere. La prima è presa in prestito dalla Francia: si tratta di prevedere un forte risarcimento economico per il lavoratore dipendente che dovesse perdere il posto (superando il meccanismo del reintegro a cui spesso oggi fa ricorso la magistratura del lavoro). La seconda è basata sulla sperimentazione di uno scambio molto particolare: per ogni lavoratore a tempo indeterminato licenziato, l'impresa si impegna ad assumerne un altro al suo posto, sempre a tempo indeterminato, più un secondo con contratto «a spezzone» cioè part-time o a tempo determinato o con altre formule. Roberto Ippolito « il

Persone citate: Fossa, Giorgio Fossa, Luigi Siciliani, Prodi, Romano Prodi

Luoghi citati: Bari, Crotone, Fossa, Francia