Bossi di Gianni Martini

Bossi Bossi «Cossiga? Un de redento» PIAN DEL RE DAL NOSTRO INVIATO Umberto Bossi è deciso a tornare a Roma nel ruolo di guastatore «contro Polo e Ubvo che hanno già fatto l'accordo su una legge elettorale che prenderebbe solo loro, per spazzare via la Lega». Primo fra i possibili alleati Francesco Cossiga «un ex democristiano, che a un certo punto ha iniziato a picconare. Tutti, in fondo, possono redimersi». E deciso a stipulare «accordi tattici con Udr e altre formazioni su battaglie, obiettivi precisi. Di accordi elettorali la Lega non ne fa». Ieri pomeriggio Umberto Bossi, circondato da un manipolo di deputati piemontesi guidati da Domenico Cornino, è tornato per il terzo anno alle sorgenti del Po, oltre i duemila metri, per «il rito dell'acqua». Tra gli applausi di alcune centinaia di camicie verdi, ha riempito d'acqua un'ampolla che oggi verserà in laguna a Venezia nella seconda giornata di «festa dei popoli padani» che coinciderà con «l'elezione del governo provvisorio della Padania». Dalle sorgenti del Po Bossi ha ammesso sconfitte e delineato la nuova strategia della Lega. «In questi anni siamo riusciti a costruire molto nel sociale, nell'impresa, nello sport e nel divertimento. Dalla guardia padana al concorso delle miss. Andate a Praga e San Pietroburgo troverete operatori padani. Pensavamo fosse difficile costituire una banca o aprire una televisione. Ci siamo riusciti. In politica pensavo che fosse faede spazzare via d passato, far capire che la Padania esiste, che ha una sua autonomia, che l'indipendenza è indispensabile a tutti, a noi come al Meridione. Non ci siamo riusciti». Le accuse sono a 360 gradi: «Il Polo è peggio della vecchia De. I comunisti non esistono più: quelli di oggi sono la nuova De. Se sono lì a governare è grazie ai magistrati, al Pool di Mani pulite che ha grandi responsabilità nell'aver peggiorato le cose. E ora Polo e Ulivo vogliono modificare la legge elettorale per spazzarci via dal mondo politico. Non è un caso che abbiano mandato il solito Di Pietro a raccogliere le firme». Obiettivo immediato «tornare a Roma per ùnpedire che ci facciano sparire con una legge che neppure Pinochet avrebbe presentato. Una legge studiata da Polo e Ulivo che vogliono dividersi anche i resti, prendendosi tutti i deputati». Di qui le possibili «alleanze tecniche con l'Udr di Cossiga, fatto a cui ci ha autorizzati l'ultimo congresso della Lega». «Alleanze? La Lega non ne farà, né con l'Ulivo né con il Polo. Ma se nasce l'aggregazione dei partiti padani, allora sarà questa nuova forza a decidere eventuali accordi, anche elettorali». Gianni Martini

Persone citate: Cossiga, Di Pietro, Domenico Cornino, Francesco Cossiga, Pinochet, Umberto Bossi

Luoghi citati: Praga, Roma, San Pietroburgo, Venezia