«L'Ulivo rispetti i magistrati» di Susanna Marzolla

«L'Ulivo rispetti i magistrati» Martinazzoli: le commissioni sono come l'acqua alta, vanno e vengono, ma fanno sempre danni «L'Ulivo rispetti i magistrati» Di Pietro: piaccia o non piaccia siamo divisi BRESCIA DAL NOSTRO INVIATO Sotto l'acqua scrosciante, in una cascina di campagna a Castencdolo (presso Brescia) si parla di Giustizia, di Commissioni, di Tangentopoli e Governo. La festa dell'Ulivo qui organizzata ha chiamalo a dibattito l'ex pm e attuale senatore Antonio Di Pietro, il responsabile giustizia del pds Pietro Polena e il sindaco di Brescia Mino Martinazzoli. Che con la sua storia politica e la sua esperienza (è stato tra l'altro un assai apprezzato Guardasigilli) sta una spanna sopra tutti. E con pacatezza, davanti a tanto agitarsi dei «giovani» politici intorno alla «Commissione su Tangentopoli» dice: «Le commissioni parlamentari sono come l'acqua alta a Venezia; vanno vengono, ma lasciano sempre danni. Sono strumenti di lotta politica, alla conoscenza storica servono poco». Pacatezza e ironia (sul Polo una battuta micidiale: «A loro basta scrivere nella Costituzione che la Giustizia è uguale per tutti tranne che uno») clic invece mancano al neosenatore Di Pietro. Che all'inizio sembra voler dare una iezione di auto- controllo scherzando sul suo essere «cittadino onorario» ni quel di Brescia per via delle tante inchieste che lo riguardano e subito dopo insulta pubblicamente i giornalisti dell'Ansa colpevoli di avergli chiesto un commento sulla pubblicazione dei verbali delle inchieste bresciane: «A loro interessano solo i pettegolezzi», grida. Giovanni Minoli, moderatore sul palco, ò visibilmente imbarazzato. Osserva che di «pettegolezzi» (se così si possono chiamare le notizie su inclùeste giudiziarie) ne sono stati pubblicaci a iosa su tanti politici e la domanda dell'Ansa la fa lui: «I suoi ex colleghi del pool dicono che la gestione di Pacini Battaglia era solo sua...». Controdomanda di Di Pietro: «Chi ha pubblicato l'indiscrezione?)). Minoli: «Il Foglio». Di Pietro: «Vede, si è risposto da solo». Inutile insistere. Il dibattito si focalizza cosi su Ulivo, governo e giusti- zia. Cadrà il governo sulla questione giustizia? Folena lo nega risolutamente: «I problemi sono altri: il lavoro, le questioni sociali, i rapporti con Rifondazione». Minimizza pure la spaccatura sul cosiddetto «pacchetto Flick»: «E' un contributo da discutere. Solo nelle dittature l'idea di un ministro diventa subito dopo legge». In quanto alla commissione d'inchiesta su Tangentopoli riconosce che sarebbe ovvio farla «se fossi¬ mo un Paese normale». Ma non lo siamo, aggiunge, perché il Polo vuole usare questa commissione «per mettere l'un contro l'altro i poteri» e perché «c'è un signore che pensa che i problemi della giustizia di 55 milioni di italiani siano legati ai suoi personali problemi giudiziari». Meno male che, pur prendendola soft, Folena riconosce che nell'Ulivo «c'è dialettica sul problema giustizia», visto che subito dopo la «dia¬ lettica» si concretizza in Di Pietro. Che non è per niente ottimista riguardo alle sorti del governo legate alla questione: «Le divisioni ci sono, eccome». E sulla commissione descrive questo scenario: «Piaccia o non piaccia una parte dell'Ulivo (Dilli, il ppi) la voterà e alla Camera, lo dicono i numeri, passerà. Ma al Senato i numeri sono per il no: quantomeno un pasticcio. Io dico solo che l'Ulivo ha nel suo programma il rispetto dell'autonomia dei magistrati. La Commissione nasce all'insegna di questo rispetto? L'Ulivo risponda a questa domanda e decida, unitariamente, di conseguenza». Insiste più volte sull'«unità dell'Ulivo» il senatore Di Pietro. Finché Martinazzoli gli chiede: «Ma allora perché vuoi costruire un tuo pezzo di Ulivo?». Di Pietro risponde che serve «ad atth'are voti moderati» ma il sindaco di Brescia resta scettico. Un «ulivista circospetto», si autodefinisce. E lo resta anche sulla questione-giustizia: «La politica deve gestire la giustizia come problematica che riguarda tutti, invece qui si insegue solo la cronaca giudiziaria». Susanna Marzolla Polena: «I problemi del governo sono altri. Non cadrà sulla giustizia» Antonio Di Pietro Sopra: Mino Martinazzoli

Luoghi citati: Brescia, Castencdolo, Ulivo, Venezia