I designer sedotti dalle curve

I designer sedotti dalle curve Dagli accendigas al computer è il trionfo degli oggetti sferici, senza spigoli I designer sedotti dalle curve Dilagano le forme bombate IL CASO L'ESTETICA RIVOLUZIONATA LA Terra è rotonda e la stiamo riempiendo di oggetti sferici, bombati, curvilinei. I comò squadrati della nonna sono ridotti a pezzi da collezione. L'ultimo a imporre le sue rotondità è l'iMac della Macintosh, il pc che stravende negli Usa, forse più per la morbida bellezza - dicono i maligni che per le prestazioni. Dal minimo all'immenso c'è una moda imperante, se non una mania. Dall'accendigas Alessi di ispirazione fallica al celebrato museo Guggenheim a Bilbao, a mimare un'onda rappresa. In mezzo divani, auto, frigoriferi, telefoni, fotocamere, disegnati con la fobia delle linee tese. Guai agli spigoli. Da piccoli ci insegnavano a temerli e i designer approfittano di quell'«imprinting» generazionale. ROTONDI COME GIOCATTOLI. «Molti prodotti sono diventati buffi, volutamente caricaturali», osserva Marco Susani, direttore del centro ricerche Domus Academy di Milano. Caffettiere, frullatori, contenitori ingombrano la cucina come esseri da cartone animato, senza dimenticare che «si è arrivati alle auto con la faccia che ride». E se la stampante è laser, non può non possedere una gioiosa personalità (vedi quelle Olivetti, maliziosamente soprannominate «tostapane»). ROTONDI COME ORGANISMI. E succede che la personalità si incarni in un'esistenza propria. «La materia che una volta era da trasformare brutalmente è oggi materia biologica: così le scarpe da ginnastica simulano ossa, muscoli e pelle del piede di chi le indossa, con strati sovrapposti, per ammortizzare, rimbalzare, rilassare», racconta Susani. Le cose non si usano più, con loro si entra in rapporto. ROTONDI PER ESSERE AMICI. «Lo insegna l'iMac: dietro alle forme ovoidali c'è il messaggio della semplicità», spiega Alessandro Chiarato, dell'Istituto europeo del design di Milano. Infatti è Ù pc che permette - finalmente - di accedere a Internet con un pulsante, cancellando procedure irritanti. «Le sensazioni tattili e visive del morbidoso comunicano un senso "friendly", amichevole». Scivolano dolcemente in mano certe posate di Ettore Sottsass ed è dolce addormentarsi sui divani di Jasper Morison. «La definisco una de-aggressivizzazione». ROTONDI PER VIVERE MEGU0. Il francese Philippe Starck è il profeta del tabù delle linee rette e non contento delle lampade sinuose e di quel bozzolo su ruote che è la «Moto», ideata per l'Aprilia, ha progettato hotel a New York e Miami ispirati a grembi materni. «E' un processo di femminilizzazione», dice Aldo Colonetti, direttore della rivista «Ottagono» e diiettore scientifico dell'Istituto europeo di design. «Anche dagli arredi interni delle case scompaiono i reticoli alla Mondrian». ROTONDI CON L'HIGH TECH. «E' stata la progettazione al computer, il Cad, a consentire forme impensabili», spiega Chiarato. «Contemporaneamente l'evoluzione tecnologica ha miniaturizzato tutto, liberando le forme: prima una radio o un rasoio dovevano rispettare una struttura interna vincolante. Dopo, le soluzioni sono diventate libere», nota Colonetti. E lo scatenamento delle penne elettroniche ha prodotto tante star, Massimo Iosa Ghini, George Sowden, Michele De Luechi, Mark Newson, Stefano Giovannoni. Giocano con noi e noi con invenzioni a tutta curva. La loro bellezza avvolgente ci ricorda che prima del mondo c'era un uovo. Gabriele Beccaria «Addio ai comò squadrati della nonna. Abbiamo reso i prodotti più umani e rassicuranti. Ma non solo Sono anche più facili da utilizzare» Il nuperscompdella A frigo-congelatore Oz della Rex Lo scooter «X Press» vincitore del premio «Compasso d'Oro 1998» Il nuovo personal computer iMac della Apple