Giudice Usa: «Sesso coi bimbi? In Sicilia è normale farlo»

Giudice Usa: «Sesso coi bimbi? In Sicilia è normale farlo» Assolto a Chicago un immigrato accusato di aver commesso abusi sessuali sui figli di 8 e 10 anni Giudice Usa: «Sesso coi bimbi? In Sicilia è normale farlo» WASHINGTON. Carezze audaci, fatte da un padre sui propri figli. Ma non è reato, almeno a sentire quanto dice (e scrive in una sentenza) un giudice americano. Perché quel padre - sostiene - è di origine siciliana, e in Sicilia queste cose si fanno. Una sentenza assai discutibile, che ha scatenato le ire di tanti siciliani trapiantati negli Usa, che ora commentano sdegnati lo strano caso di questo immigrato denunciato per abuso sessuale su una figlia di dieci anni e un figlio di otto, poi assolto dal tribunale minorile di Chicago. 11 giudice, signora Fe Femandez, ha infatti definito «non appropriate» ma nemmeno punibili le carezze sul seno, sulle natiche e sui genitali cui il padre sottoponeva i bambini. «Alcuni di noi - ha scritto nella sentenza - non sono stati allevati con le inibizioni di altri... Quello che gli americani trovano inaccettabile probabilmente in Sicilia non viene considerato neppure inopportuno». La decisione del giudice risale ad alcuni mesi fa ma è diventata di dominio pubblico soltanto ieri, quando è esplosa l'indignazione della comunità italiana e in particolare di quella siciliana. «Questa è la sentenza di un asino», ha reagito Joseph Cecela, avvocato del «Comitato Civico Italo Americano», una organizzazione cui aderiscono 75 associazioni con 100 mila iscritti complessivi. «Chiunque sostenga - ha proseguito l'avvocato Cecela - che la mentalità italiana sia indulgente verso gli abusi sessuali dei bambini non sa di che cosa parla». Il nome dei protagonisti della causa non è stato reso noto in omaggio alle leggi sulla privacy. La polizia ha indicato soltanto che nell'aprile 1997 un bambino di otto anni, abitante in un sobborgo occidentale di Chicago, ha chiamato il «telefono azzurro» americano per denunciare il padre che lo picchiava. E' cominciata così una inchiesta delle assistenti sociali durata oltre un anno. E' emerso che il padre aveva l'abitudine di carezzare i bambini nudi: entrava nudo nella doccia in cui si trovavano e li pizzicava sul petto, sulle natiche e sui genitali, lodando la loro bellezza. Il giudice Fernandez, chiamato a pronunciarsi sul caso, ha ritenuto che il motivo del padre non fosse «la gratificazione fisica». Ha quindi archiviato la denuncia per molestie sessuali ma ha privato egualmente l'uomo della patria potestà per aver picchiato i figli in diverse occasioni. «Che sciocchezze - ha commentato Léonard Amari, fondatore dell'associazione culturale Americano Siciliano - io sono cento per cento siciliano, vado in Sicilia due volte l'anno, e non ho mai trovato una famiglia in cui gli abusi sessuali dei bambini siano visti con indulgenza». «E' vero che noi latini abbiamo un rapporto corporeo con i bambini inconcepibile per gli anglosassoni, ma non tale che si possa confondere con l'abuso sessuale. Certe affettività disarmoniche tra genitori e figli sono condannate anche da noi». Commenta cosi Ernesto Caffo, presidente di Telefono az¬ zurro. «L'Italia vista dagli Usa è ben lontana dal Paese che realmente è - sostiene il neuropsichiatra infantile -. Il Sud e la Sicilia poi, per gli americani sono luoghi dove tutto può accadere. Rispetto poi al problema degli abusi sui bambini afferma Caffo - il mondo americano ha cercato di creare una sorta di relatività: certi comportamenti considerati abusanti in certe realtà non lo sono in altri. Ciò è sbagliato soprattutto perché non focalizza il problema di fondo e cioè le conseguenze dell'atto sul bambino». [r. cri.] Il magistrato: «Quelle carezze sui genitali dei bambini sono per noi inaccettabili ma nel Sud d'Italia si usa così»

Persone citate: Ernesto Caffo, Fe Femandez, Fernandez, Giudice, Joseph Cecela