I documenti

I documenti I documenti Aveva quelli di un barbiere AREZZO. Mario Bruschi, di Arezzo. Questo era almeno il nome che figurava sul documento d'identità falso con cui l'ex venerabile della loggia P2 si è presentato in un primo momento alla polizia che lo ha interceUato a Cannes. Ma nella città toscana due sono gli uomini con questo nome ancora in vita: uno fa il barbiere, l'altro l'artigiano, ed i documenti di entrambi non sono mai stati rubati o smarriti. Così come la vedova custodisce ancora i documenti d'identità di un altro Mario Bruschi, morto ben sei anni fa. «Licio Gelli? Lo conosco solo di nome Quel Mario Bruschi che dite voi non sono io di certo. Io ad Arezzo faccio il barbiere da 47 anni e basta». Mario Bruschi, con il negozio nel centro cittadino, risponde così, un po' sorpreso e divertito alla notizia della casuale omonimia con il nome e cognome che Licio Gelli aveva indicato sul documento di identità falso che ha fornito alla polizia quando lo ha fermato nel residence di Cannes. Il barbiere Mario Bruschi ha poi aggiunto di «non aver mai smarrito la propria carta di identità, né di averne mai subito il furto». Resta tuttavia da chiarire se quel nome e cognome riportati sul documento di identità trovato a Licio Gelli siano di pura fantasia oppure corrispondano ad una persona che esiste realmente. Oppure se quel documento sia provento di un furto prima di esser falsificato. Ma la competenza di questo tipo di accertamento spetterebbe alla polizia francese. [Ansa]

Persone citate: Licio Gelli, Mario Bruschi

Luoghi citati: Arezzo, Cannes