ECONOMIA SENZA GOVERNO di Mario Deaglio

ECONOMIA SENZA GOVERNO ECONOMIA SENZA GOVERNO sorse finanziarie. I mercati finanziari ne hanno preso atto, correggendo radicalmente al ribasso le quotazioni dei titoli di quei Paesi e inserendo elementi negativi anche sulle Borse maggiori. La seconda causa di ribasso è invece più recente. Fino a oggi, l'economia americana ha continuato a espandersi con una forza straordinaria, controbilanciando così le tendenze negative provenienti dall'Asia e dall'America Latina. Nelle ultime settimane, si sono però avute indicazioni contraddittorie che complessivamente puntano a un marcato rallentamento. I profitti delle imprese quotate in Borsa mostrano una beve caduta, probabilmente destinata ad accentuarsi, anche perché nell'economia americana, che si trova in invidiabili condizioni di impiego quasi pieno, si avvertono i primi segni di pressione salariale. Contemporaneamente, anche la ripresa europea dà segni di debolezza, come hanno rilevato ieri le autorità monetarie dell'Euro mentre il Giappone è in una situazione di stallo. Di tutto questo i mercati hanno preso atto nelle ultime settimane con valutazioni più sobrie, ma senza catastrofi. A simili due motivi di scarsa euforia si è però aggiunta, con effetti dirompenti, la crisi istituzionale americana. I mercati non si scandalizzano certo per le accuse al Presidente; si preoccupano piuttosto per la possibilità che la politica economica americana rimanga a lungo paralizzata e che gb Stati Uniti non esercitino alcuna azione di indirizzo, non prendano alcuna vera iniziativa per controbilanciare le avvisaghe di crisi mondiale. L'estrema riluttanza del Congresso ad aumentare le risorse a disposizione del Fondo Monetario Internazionale va sicuramente in questa direzione. Appare chiaro, quindi, che non ci sono le condizioni per una crisi generalizzata e prolungata delle Borse. O meglio, non ci sono ancora. Se i governi - compresi quelb europei persevereranno nel loro assordante silenzio, nella loro cocciuta mancanza di iniziative, il crollo vero, prima 0 poi, è inevitabile. La condizione attuale può essere descritta come un accentuato nervosismo che fa compiere alle quotazioni giornaliere «salti» elevatissùni. 1 mercati si rivelano instabili perché la grande politica economica mondiale risulta inesistente ma non si è certo, per il momento, in ima situazione di disastro. Se il disastro verrà, i paesi avanzati dell'Occidente potranno dire di esserselo procurato con le proprie mani. Mario Deaglio

Luoghi citati: America Latina, Asia, Giappone, Stati Uniti