Gli uomini-chiave dell'impeachment di Franco Pantarelli

Gli uomini-chiave dell'impeachment Gli uomini-chiave dell'impeachment NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Impeachment o nò? Chi deve decidere è il Senato e la sua decisione deve essere sostenuta da almeno 67 dei suoi membri, cioè i due terzi. Ma prima di intraprendere il suo processo il Senato deve esserne «incaricato» dalla Camera, se la maggioranza dei suoi membri deciderà che c'è sufficiente materia. E perché la Camera al completo esamini la cosa deve essere la sua commissione Giustizia a chiederglielo. Il primo «filtro» verso il rapporto contro Bill Clinton consegnato al Congresso dal giudice Kenneth Starr sarà cruindi costituito dai 36 membri (21 repubblicani e 15 democratici) di quella commissione. In questo momento, l'uomo-chiave nel destino di Clinton è dunque Henry Hyde, che della commissione Giustizia della Camera è il presidente. Riuscirà Hyde a «domare» i suoi colleghi e a ottenere da loro un comportamento secondo coscienza, capace di prescindere dagli schieramenti preconcetti? Difficile da dire, ma certo i vari umori che oggi attraversano l'America sono tutti molto ben rappresentati nella sua commissione. Ci sono per esempio alcuni deputati che sono tipici esponenti dell'ondata di repubblicani «anti-politica» arrivati al Congresso nel 1994. Uno di loro, Robert Barr, ha già avuto modo di avanzare una richiesta di impeachment contro Clinton (nessuno si ricorda più su quali basi) quando l'esistenza di Monica Lewinsky era nota solo alla mamma e al papà. Poi ci sono tre democratici neri, ed è noto che la comunità nera è quella che sostiene di più il Presidente. Poi c'è Barney Frank, il deputato di Boston che è un gay dichiarato, secondo il quale l'idea di cacciare Clinton dalla Il pla Commidella Cada 2e Casa Bianca per questa storia di sesso è poco più di ima barzelletta. Quindi, Hyde stesso, che a suo tempo legò il suo nome a una legge che proibiva il finanziamento pubblico alle cliniche che praticavano aborti. C'è chi teme che con queste premesse il dibattito sul destino di Clinton si trasformi in ima gazzarra. L'unica che non avrà proprio nulla da dire sarà Helen Chenoweth, una deputata dell'Idaho che proprio l'altro giorno ha dovuto ammettere, in seguito a rivelazioni giornalistiche, di avere avuto per anni una relazione con mi uomo sposato. Ma Hyde, riconoscono tutti, è una persona di grande equilibrio e di scarso protagonismo. Tanto per dire, durante tutto il «montare» di questa vicenda non ha aperto bocca, mentre era Orrin Hutch, il presidente della commissione Giustizia del Senato, a correre da una tv all'altra pur sapendo che in questa storia lui non c'entra nulla. Una prova di serietà, quella di Hyde, che anche i democratici - forse per non inimicarselo fin dall'inizio - riconoscono. Franco Pantarelli Il primo filtro sarà la Commissione Giustizia della Camera costituita da 21 repubblicani e 15 democratici

Luoghi citati: America, Boston, Idaho, New York