Finiscono a Finmeccanica i resti dell'Efim liquidata
Finiscono a Finmeccanica i resti dell'Efim liquidata BNDUSTRIA PUBBLICA L'ultima parola spetta al Consiglio dei ministri Finiscono a Finmeccanica i resti dell'Efim liquidata ROMA. L'Efim, che è in liquidazione, cederà a Finmeccanica le proprie aziende in cambio di 540 miliardi. L'esborso sarà in parte compensato da 315 miliardi che, sempre nell'ambito della stessa operazione e a vario titolo, rientreranno nelle casse di Finmeccanica. Alla Finanziaria Ernesto Breda (che controllava alcune delle aziende della difesa ex Efim) e alla Oto Breda Finanziaria, sono stati riconosciuti 875 miliardi ai quali devono essere sottratti, però, 335 miliardi che l'Efim deve alla Finmeccanica per la «Armamenti e Spazio», la cosiddetta «zattera» in cui erano confluiti i crediti incagliati delle commesse in Iran e Iraq. Alla Finmeccanica, che ha già accantonato 600 miliardi nelle poste di bilancio per far fronte agli esiti della transazione rientrerà, però, altra liquidità: 140 miliardi per interventi per il personale e 175 per le mancate commesse militari non effettuate dalla Difesa dopo la vendita delle azioni a Finmeccanica. Dei 540 miliardi che l'Efim incasserà circa 70 andranno alla Finanziaria Ernesto Breda e 50 alla Oto Breda Finanziaria, due società in liquidazione coatta. La decisione dovrà ora essere sottoposta all'esame del Consiglio dei ministri e regolata da un decreto del ministero del Tesoro. La transazione rappresenta l'ultimo passaggio nella liquidazione dell'Efim ed un tassello importante per il gruppi Finmeccanica che si accinge a mettere a punto i conti della semestrale. Per l'Efim - secondo il commissario, Alberto Predieri - la liquidazione si avvia al termine con un impegno di circa 11.800 miliardi ed un «risparmio», quindi, di oltre 2400 miliardi rispetto ai 14.300 miliardi che il governo aveva stanziato. [Ansa]
Persone citate: Alberto Predieri, Ernesto Breda
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