Montepaschi lancia un'opa per la Bam

Montepaschi lancia un'opa per la Bam CREDITO L'offerta per la Mantovana è vincolata alla sua trasformazione in società per azioni Montepaschi lancia un'opa per la Bam Un'operazione che vale un minimo di 2500 miliardi di lire L'obiettivo è aggiudicarsi almeno il 60per cento del capitale SIENA. Tutto come previsto. Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena ha annunciato il lancio di un'offerta pubblica di acquisto (Opa) sul 60-70 per cento delle azioni della Barn in circolazione, condizionato alla trasformazione della Banca Agricola Mantovana in una spa, con un corrispettivo di 35 mila lire per azione. In termini finanziari l'Opa al 60 per cento significa un' operazione da circa 2450 miliardi; se salirà al 70 per cento l'esborso arriverà a 2860 miliardi. L'offerta messa a punto dal Consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi, presieduto da Pier Luigi Fabrizi, è contenuta in un documento approvato ieri sera che definisce i «termini di una possibile alleanza strategica fra Mps e Barn, descrive l'offerta ed il piano strategico». Quest'ultimo prevede la costituzione di una holding di tipo federativo fra Barn e Banca Toscana (controllata dal Monte) che «permetta di salvaguardare il radicamento territoriale, l'autonomia e l'indipendenza delle due banche, nonché di massimizzare le sinergie fra i due gruppi». Il prezzo di 35 mila lire per azione, afferma una nota del Mps, «rappresenta un premio del 31,3 per cento sul prezzo ufficiale delle azioni ieri e di oltre il 30 per cento sulla media dei prezzi dell'ultimo mese». Conclusa l'Opa le due banche valuteranno poi la possibilità di distribuire agli azionisti Barn un dividendo straordinario. Per l'operazione Mps si avvarrà della consulenza finanziaria della Rothschild Italia. Presa questa decisione, ora il Monte dei Paschi dovrà occuparsi della prospettiva di una sua quotazione in Borsa, cosa che avverrà una volta completata la trasformazione in società per azioni. I tempi potrebbero anche non essere lunghi e tutto lascia intendere che si proceda ad una offerta pubblica di vendita. Allo studio la possibilità di creare dei rapporti di azionariato privilegiati per alcuni soci. La mossa del Monte è importante e, in pratica, segna il bat- tesimo del fuoco per le nuove norme in materia di Opa entrate in vigore il primo luglio. A poco più di due mesi dall'approvazione della «legge Draghi», vale a dire il nuovo Testo Unico sui mercati finanziari, l'operazione annunciata oggi tra il Monte dei Paschi di Siena e la Barn costituisce l'occasione per mettere rìla prova le nuove disposizioni finaiiz.io.ie, anche alla luce dei regolamenti varati dalla Consob il primo agosto. Il lancio dell'opa da parte del Monte sul 60-70 per cento del capitale della Banca Agricola Mantovana costituisce il primo caso di «Opa preventiva». L'articolo 107 del nuovo Testo Uni- co prevede infatti che l'obbligo di lanciare un'offerta successiva sul 100 per cento del capitale di una società quotata non sussiste se l'offerente, in questo caso il Monte dei Paschi, supera la soglia del controllo (il 30 per cento) tramite il lancio di un'opa preventiva su almeno il 60 per cento del capitale delle azioni ordinarie. L'operazione è subordinata alla trasformazione della Barn, una banca popolare, in società per azioni. In Italia si ricorda un caso analogo, quello dell'acquisizione da parte del Credito Italiano del Credito Romagnolo. Si tratta in entrambi i casi di vere e proprie scalate, dal momento che le Popolari sono per loro natura «public companies» a proprietà estremamente diffusa: l'opa consente dunque il passaggio del controllo direttamente sul mercato. Per il successo dell'opa del Monte sulla Barn è però necessario il rispetto di altre due condizioni. La prima che la banca senese non abbia acquisito nel corso dell'ultimo anno una quota superiore all'I per cento del capitale Barn. La seconda, che l'efficacia dell'offerta sia condizionata all'approvazione da parte della maggioranza dei soci Barn che detengono il 51 per cento del capitale della Popolare. Questa procedura di consenso della maggioranza più uno obbliga il Monte dei Paschi a lanciare una sorta di «referendum» sull'operazione tra i soci Barn. Tant'è vero che proprio i regolamenti della Consob, varati ai primi di agosto, prevedono che contestualmente all'offerta l'acquirente accluda una scheda di consultazione in cui l'azionista debba esprimere il proprio gradimento per l'operazione. [Ansa] Fabrizi: «E' una fusione che difende le identità territoriali delle aziende» II ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Fabrizi, Pier Luigi Fabrizi, Rothschild

Luoghi citati: Italia, Siena