Intesa coi sinduci, non salirà l'Irpef

Intesa coi sinduci, non salirà l'Irpef i Municipi rinunciano alla quota facoltativa dell'addizionale che compete loro Intesa coi sinduci, non salirà l'Irpef Visco: «Presto un Fisco più leggero» ROMA. I Comuni probabilmente non ricorreranno, almeno nel '99, alla quota facoltativa dell'addizionale Irpef comunale. Ieri nell'incontro con i rappresentanti dell'Anci, il sottosegretario al Tesoro Piero Giarda ha garantito che «il governo non procederà a riduzioni di trasferimenti». Di conseguenza è venuta meno la paura da parte degli enti locali di ricorrere all'addizionale a causa dei tagli. E' questa la novità emersa dopo il dibattito a cui ha partecipato anche il ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini. Il responsabile del dicastero ha rassicurato tutti i rappresentanti dei Comuni: «Le quote dell'Irpef, previste dalla Finanziaria per l'avvio del federalismo fiscale, non saranno aggiuntive ma sostitutive di equivalenti quote oggi destinate al bilancio dello Stato». Soddisfatto il presidente dell'Anci, Enzo Bianco. «Se i fondi saranno garantiti - ha detto il sindaco di Catania - potremmo usare l'addizionale solo per realizzare nuove infrastnitture o per ridurre gli altri tributi comunali». L'obiettivo principale, in questo caso, è la riduzione delfici. Si allontana così lo spettro di un ulteriore aumento delle tasse. A tranquillizzare i contribuenti è pure il ministro delle Finanze Vincenzo Visco che ieri sera a Bologna ha confermato il progetto di una riduzione delle imposte legato al successo della lotta all'evasione. «Ci sono stati già - ha affermato il ministro recuperi di gettito incredìbili: 10.000 miliardi non previsti solo l'anno scorso. Finalmente potremmo dare non solo speranze, ma un po' alla volta verranno abbassate anche le imposte per alleggerire il carico di chi ha pagato troppo finora». E, intanto, sulla manovra da 13.500 miliardi per la Finanziaria '99, i lavori proseguono a ritmo serrato. 11 presidente del Consiglio Romano Prodi ha incontrato ieri i ministri Ciampi, Visco, Bersani, Treu, Bassanini e Costa. Il quadro, in vista del varo previsto per il 28 settembre, comincia ad essere chiaro. Verni riformata l'assistenza. Ad essere agevolati saranno gli anziani poveri e le famiglie numerose. La Finanziaria, infatti, prevede dalle 50 alle 100 mila lire in più per le pensioni sociali e un aumento degli assegni familiari dal terzo figlio in poi. A carico della spesa pubblica andranno più di mille miliardi. In arrivo anche novità per com¬ mercianti, artigiani e micro-imprese: diminuiranno le imposte per le imprese individuali, e in particolare per quelle che dichiarano oltre i sessanta milioni di reddito comportando una riduzione del gettito fiscale del sistema imprenditoriale. Il nuovo meccanismo agevolativo consentirà alle ditte di destinare una quota dei proventi alle aziende. Pronto anche il condono per le imprese che hanno lavoratori in nero. Per favorire la realizzazione delle imprese al Sud, invece, si lavora per introdurre nella manovra norme per facilitare fonne di reperimento di risorse private. Per questo motivo è in studio l'istituzione di una task force a cui i privati potrebbero rivolgersi. Ma la prossima Finanziaria potrebbe portare buone notizie anche per chi vuole ristrutturare la propria casa o il condominio. Il governo, infatti, pensa di innalzare dal 41 al 51 per cento lo sconto fiscale sui lavori di leasing. Ciò, però, solo per le operazioni di manutenzione ordinaria su cui grava un'Iva del 20 per cento. L'intento dell'esecutivo, con questo provvedimento, è quello di dare una nuova spinta all'emersione del lavoro sommerso. Fin qui le quasi-certezze. Poi le indiscrezioni. Per l'Agensud si sarebbe deciso di utilizzare la delega Bassanini (legge 59) per il riordino degli Enti Pubblici mentre per l'erogazione dei 36.000 miliardi per il Mezzogiorno dovrebbero rientrare anche fondi comunitari e finanziamenti non spesi di progetti rimasti nel cassetto. Inoltre a causa del ribasso di mezzo punto percentuale nella crescita del Pil (il 2 e non il 2,5) il governo starebbe pensando ad una nota integrativa del documento di programmazione da presentare alle Camere assieme alla legge finanziaria. Ma è il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio Bruno Solaroli a bocciare l'ipotesi. «Non vedo problemi - dichiara -. I risultati ottenuti con le riduzioni del tasso di sconto sono stati superiori alle previsioni e hanno avuto effetti compensativi vistosi», [gio. lamb.] Il presidente dell'Anci, Enzo Bianco

Luoghi citati: Bologna, Catania, Roma