Fumata nera per gli enti locali

Fumata nera per gli enti locali VERTENZE Le parti escludono una rottura. Il problema non è finanziario, ma di principio Fumata nera per gli enti locali Niente accordo sul contratto, rinvio al 17 settembre ROMA. Negoziato in salita per il nuovo contratto dei dipendenti degli Enti locali che interessa circa 650 mila dipendenti di Comuni, Province e Regioni. Le parti, che ieri hanno proseguito il confronto, si sono date appuntamento il 17 settembre, per proseguire la trattativa. Ma i sindacati non escludono che la riunione possa concludersi con una «rottura» e la decisione di proclamare uno sciopero della categoria. Anzi, c'è chi - come il segretario generale della Fit-Cisl, Gigi Bonfanti - non esclude una mobilitazione congiunta Enti locali e Sanità se anche a questo tavolo (domani riprende il confronto dopo la pausa estiva) l'Aran avanzerà la stessa proposta contestata dal sindacato. In particolare, i rappresentanti dei lavoratori respingono il principio di porre un «tetto» di spesa alla contrattazione integrativa. E' una questione di «natura politica», osservano i sindacati secondo cui così si rimetterebbe in discussione il secondo livello contrattuale. Rispetto, invece, all'aumento economico del contratto nazionale non dovrebbero sorgere contrasti. Si tratterebbe di circa 120 mila lire comprensive anche di una parte di risorse per l'integrativa. Anche se Bonfanti contesta che l'Aran abbia già proposto, a inizio trattativa, le decorrenze della corresponsione delle tranche (novembre '98 e '99). Il segretario nazionale della Fp-Cgil, Laimer Armuzzi, auspica che la situazione possa sbloccarsi. «Ma - aggiunge - se nell'incontro di giovedì prossimo non ci saranno segnali di un'inversione di tendenza, la riunione potrebbe concludersi con la decisione di uno sciopero». Il sindacalista osserva anche la «similitudine di posizioni di parte delle autonomie locali e parte della Confindustria sul secondo livello contrattuale. E' bene conclude - che chi fa il sindaco faccia il sindaco e non il rappresentante degli industriali». Più in generale, il segretario generale della Uil Enti locali, Fabrizio Lucarini, sostiene che «è inutile che il Super ministro dell'Economia inventi proposte di nuovo patto sociale passando sopra con disinvoltura agli impegni che neanche questo governo sta rispettando con chi lo ha eletto e in particolare con clù lavora. I dati sull'inflazione, ad esempio, sono come minimo se non mia truffa una beffa. Le tariffe dei servizi che i Comuni forniscono ai cittadini sono cresciute senza alcun controllo». Quanto ad autunno caldo, comunque, non ne mancano. Il coordinamento sindacale di Fiom-Fim-Uilm del settore artigiano dell'Emilia-Romagna ha deciso quattro ore di sciopero il 23 ottobre nei singoli territori, blocco del lavoro straordinario per tutto il mese di ottobre, un piano articolato di informazione ed assemblee nel mese di settembre per coinvolgere tutti i lavoratori. La mobilitazione è stata decisa dopo il rifiuto delle associazioni degli imprenditori artigiani di non avviare le trattative sulla piattaforma per il rinnovo del contratto di categoria scaduto il 30 giugno e che riguarda circa 60 mila lavoratori. [Ansa]

Persone citate: Bonfanti, Fabrizio Lucarini, Gigi Bonfanti, Laimer Armuzzi

Luoghi citati: Emilia, Roma, Romagna