La prima resa di zar Boris di Anna Zafesova

La prima resa di zar Boris Un coro di elogi, scontato il sì della Duma. Il candidato silurato: golpe rosso strisciante La prima resa di zar Boris Abbandona Cernomyrdin, Primakov è premier MOSCA NOSTRO SERVIZIO Per la prima volta nella sua vita Boris Eltsin si arrende: ieri ha abbandonato il suo «erede» Viktor Cernomyrdin per sostituirlo con Evghenij Primakov. La nomina del ministro degli Esteri a premier risolve la fase più aspra della crisi politica, allontanando lo spettro di uno scontro aperto tra Cremlino e Parlamento. Oggi pomeriggio la Duma voterà - con un esito che si preannuncia al 99 per cento positivo - il nuovo premier. Una soluzione che è stata preceduta da due giorni di silenzio del Presidente e da una feroce battaglia politica nel suo entourage. Ieri notte poi Mosca è stata scossa da fughe di notizie sempre più contradditorie: il pc ormai era convinto che Eltsin avrebbe nominato il suo candidato Jurij Masliukov, mentre al quartier generale di Cernomyrdin si brindava per la conferma in carica del loro leader. Nelle stesse ore gli uomini di Grigorij Javlinskij - il primo a proporre Primakov - affermavano che la lettera con il suo nome era già stata firmata. L'incertezza è stata finalmente spazzata via da zar Boris, improvvisamente riapparso ieri mattina al Cremlino. 11 Presidente ha convocato Cernomyrdin permettendogli di salvare la faccia: l'ex premier ha annunciato di essersi dimesso di sua volontà, per non essere «il pomo della discordia». Subito dopo, mentre nell'ufficio di Eltsin entrava Primakov, il Cremlino inviava alla Duma la tanto attesa lettera con il nome del nuovo premier. Un nome che la Camera bassa decisa a bocciare Cernomyrdin per la terza volta, a costo dello scioglimento - ha accolto con un sospiro di sollievo. Mai nessun'altra figura politica ha raccolto consensi più unanimi: comunisti e liberali, ban- chieri e governatori, rossi e bianchi, tutti salutano la scelta di Eltsin come un compromesso vincente. Secondo il presidente del Senato Egor Stroev, si tratta di una candidatura «meravigliosamente appropriata», Ghennadij Ziuganov la considera «un bene per la Russia», per il generale Lebed «è una vittoria». L'unico che voterà contro è Vladimir Zhirinovskij, il quale ha definito il ministro degli Esteri «una creatura degli Usa». Perfino Jurij Luzhkov. sconfitto nella gara, ha nro- messo 0 suo sostegno. E per Mikhail Gorbaciov il neopremier «rappresenterà gli interessi di tutto il popolo, emarginando l'estremismo dei liberali radicali e impedendo un ritorno al passato». Una garanzia che Evghenij Primakov ha ritenuto necessario confermare, nell'unica dichiarazione alla stampa concessa ieri: «Proseguirò le riforme economiche e politiche». Per il resto il neopremier ha preferito non commentare la sua nomina. 11 suo nrimo discorso in pubblico avverrà oggi pomeriggio, quando si presenterà alla Duma. In mattinata invece comincerà consultazioni con il Parlamento. Primakov infatti salva il Paese dalla crisi politica, ma non da quella economica. Dopo la sua nomina la trattativa con la Duma ruoterà attorno ai ministeri economici. E pare già quasi certo che il primo vicepremier incaricato dell'economia sarà Jurij Masliukov, candidato dei comunisti. In altre narole. il ne. ritorna al go¬ verno. E Cernomyrdin - che in due settimane è passato dal trionfo al fallimento - ha lanciato ieri l'allarme di un «golpe strisciante». In un appello tv alla nazione l'ex premier ha accusato l'opposizione comunista di cercare la «restaurazione». E poi si è rivolto al Presidente: «Deve ricordare a cosa hanno portato gli accordi di Monaco», ha esclamato alludendo agli eventi che hanno spianato la strada a Hitler. Anna Zafesova Il premier designato Evghenij Primakov ex ministro degli Esteri e, nella foto piccola, una manifestazione di comunisti nostalgici a Mosca

Luoghi citati: Monaco, Mosca, Russia, Usa