La migrazione dell'amore di Lietta Tornabuoni
La migrazione dell'amore Il film di Amelio emoziona Venezia e si candida al Leone d'oro La migrazione dell'amore PVENEZIA OTREBBE vincere domenica il Leone d'oro «Così ridevano» di Gianni Amelio, con Enrico Lo Verso e Francesco Giuffrida, presentato ieri alla Mostra del cinema. Il film importante e bellissimo rievoca a Torino, con la storia di due fratelli siciliani, quella grande migrazione dal Sud al Nord che negli Anni 50 e 60 rappresentò il primo vero incontro tra le due parti del Paese nella storia dell'Italia unita, che alterò e confuse identità, culture e linguaggi nel passaggio dalla società contadina alla società industriale. «Oh, il duomo di Milano», mormora un immigrato guardando stupefatto la Mole Antohelliana; una famiglia prova soggezione di fronte alla geometria dei palazzi di piazza San Carlo nella nebbia; alla stazione di Porta Nuova nelle folle meridionali cariche di fagotti risuonano nomi e grida; un doloroso smarrimento grava sulle oscure soffitte, sugli scantinati bui, sui letti noleggiati a ore che furono le prime case degli sradicati, dei dislocati. «Que¬ sta città non ha cuore», è il commento degli immigrati di 40 anni fa. Ma il mutamento sociale essenziale non presenta schematicamente nel film buoni e cattivi ed è soprattutto lo sfondo d'una tragedia di famiglia: i legami di sangue intesi come possesso, la parentela vista come sopraffazione «a fin di bene», il grande amore fraterno usato come coartazione della volontà, raccontano la prepotenza e l'asocialità di quelle famiglie all'italiana che anche oggi producono solidarietà e delitti. Il fratello maggiore analfabeta, ex contadino povero siciliano deciso a far studiare il fratello minore, a fargli conquistare attraverso la cultura una vita migliore, mi benessere, un diverso stato sociale, finirà per fargli scontare in prigionia la pena d'un omicidio commesso da lui, e i sacrifici compiuti al nobile scopo perderanno lui stesso nello sfruttamento, nell'illegalità: quasi una metafora del progresso italiano, per metà vittoria civile e per metà sconfitta umana. Lietta Tornabuoni
Persone citate: Amelio, Enrico Lo Verso, Francesco Giuffrida, Gianni Amelio
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