I BRIVIDI DEL DOLLARO

I BRIVIDI DEL DOLLARO I BRIVIDI DEL DOLLARO L y AMPIEZZA delle osculazioni che continuano a caratterizzare la Borsa di New York e il dollaro dà la misura dell'asprezza che va assumendo il braccio di ferro tra Greenspan e i mercati. Il primo ha commesso l'errore di sopravvalutare ancora qualche mese fa i rischi di inflazione e di sottovalutare, per contro, le conseguenze che la crisi del SudEst asiatico prima e della Russia poi avrebbero potuto produrre per intera economia mondiale; ora di conseguenza esita a ridurre i tassi di interesse per tonificare l'economia e compensare i seri effetti che vi possono determinare una caduta della domanda di prodotti americani sia dall'Asia, sia di riflesso dal Sud America. I mercati, al contrario, vedono il rischio che si inneschi nel mondo intero una spirale di caduta dei prezzi con conseguenze devastanti sull'attività economica e sulla sua redditività. Si attende, quindi, una riduzione dei tassi che stimoli la domanda interna degli Stati Uniti, compensando così la riduzione delle esportazioni, freni l'effetto povertà che deriva dalla caduta dei valori azionari, difendendo così il livello dei consumi, ed alzi in definitiva un argine contro le ipotesi più pessimiste che si vanno facendo. Quale sia il livello al quale Greenspan riterrà opportuno intervenire non lo sa nessuno, forse neppure lui. Si spiega, però, come la Borsa di New York proceda per flessioni successive aumen- Alf redo Recanatesi CONTINUA A PAG. 3 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Greenspan, Recanatesi

Luoghi citati: Asia, New York, Russia, Stati Uniti, Sud America