L'Ingegnere torna in pista Ora punta sugli aeroporti di Valeria Sacchi

L'Ingegnere torna in pista Ora punta sugli aeroporti E AFFARI L'Ingegnere torna in pista Ora punta sugli aeroporti MILANO. Carlo De Benedetti scende in campo con la Cir nella battaglia per la privatizzazione e la gestione degli aeroporti italiani. E lo fa alleandosi ad un partner che porta un «know-how» di prim'ordine: la British Airports Authority, il primo operatore al mondo nella gestione degli aeroporti. Che tra l'altro è già presente in Italia avendo ottenuto un anno fa la conduzione dello scalo napoletano di Capodichino. E' un ritorno alla grande pei l'ingegnere che, dopo aver messo a posto i conti del gruppo di famiglia con la cessione di Valeo, essere uscito da Olivetti e aver dichiarato di voler tornare a vita privata (con relative nuove nozze con Silvia Monti), riprende la sua corsa di imprenditore di grinta. Con una scom- messa impegnativa. Basti pensare che sul primo affare nel mirino, quello degli Aeroporti di Roma, sono già scesi in pista altri due pezzi da novanta: Gilberto Benetton e Marco Tronchetti Provera. Ma il gruppo Cir ha in cassa 700 miliardi di liquidità che De Benedetti ha evidentemente deciso di mettere a frutto e Baa, società quotata a Londra e privatizzata nel 1987, ha spalle solide: un giro d'affari di 5000 Ciardi. Il mi» imorandum of understanding» firmato tra Cir e Baa prevede la creazione di società ad hoc in funzione delle opportunità che si concretizzeranno, e nelle quali la Cir avrà una posizione «stabilmente maggioritaria» come recita il comunicato. Insomma, nella nuova avventura imprenditoriale la Cir entra per starci, l'attività degli aeroporti sarà «core business», affiancando gli altri settori stabili nel portafoglio della finanziaria di via Ciovasso: editoria e comunicazione, componentistica per auto e macchinari per confezionamento industriale. Dice la nota ufficiale che, in questo modo «la Cir intende proseguire nel cammino che l'ha vista protagonista nei processi di liberalizzazione, in particolare nel settore delle telecomunicazioni» con la creazione di Omnitel. Il primo obiettivo, va da sé, è l'appuntamento con gli Aeroporti di Roma, società in via di privatizzazione che l'In ha più volte ripetuto di voler cedere completamente entro l'anno, sebbene non ne abbia ancora annunciato le modalità. Un boccone che vale non meno di 1500 miliardi. E forse non è un caso se ieri il presidente di Cir è andato a trovare il presidente del Consiglio Romano Prodi. Una visita già fissata da tempo ma che, guarda caso, cade proprio nel giorno in cui l'ingegnere annuncia la nuova alleanza. Quanto a British Airports Authority, è un colosso quotato in Borsa e privatizzato da undici anni che gestisce sette aeroporti in Gran Bretagna (fra cui i tre londinesi: Heathrow, Gatwick e Stansted), quattro negli Stati Uniti (Pittsburgh, Newark, Harrisburg e Indianapolis), due in Australia (Melbourne e Launceston) e Napoli-Capodichino. Quattordici scali gestiti nei quali transitano oltre 180 milioni di passeggeri che consentono al gruppo inglese di collocarsi al primo posto nel mondo come traffico, al secondo come gestore di attività commerciali aeroportuali. La nota Cir sottolinea che Baa ò un «operatore che possiede il massimo grado di esperienza e know-how nella conduzione e nello sviluppo di un business di grande complessità, che richiede competenze specializzate» e concludo precisando che le «strutture aeroportuali che saranno eventualmente coinvolte», ossia nelle quali Cir-Baa riusciranno a vincere la battaglia, «beneficeranno delle oportunità offerte da un contesto altamente internazionalizzato». Valeria Sacchi Bruxelles decisa «La legge italiana è discriminatoria, servono modifiche» Carlo De Benedetti

Persone citate: Carlo De Benedetti, Ciardi, De Benedetti, Gilberto Benetton, Marco Tronchetti Provera, Olivetti, Romano Prodi, Silvia Monti