«Ai bimbi 5 pasti al giorno»

«Ai bimbi 5 pasti al giorno» «Ai bimbi 5 pasti al giorno» «Di rigore il latte coi biscotti sì allo spuntino nell'intervallo» ALIMENTAZIONE varia come per gli adulti, ma frazionata in modo da tenere conto degli orari delle lezioni. E con una distinzione, dovuta all'età, tra scuola dell'obbligo e medie superiori. Secondo i dietologi, uno studente è ben nutrito se consuma cinque pasti al giorno: una colazione e uno spuntino a metà mattina, il pranzo tradizionale e poi la merenda e la cena. Una dieta tipo? «Soprattutto carboidrati nelle prime ore della giornata, più proteine di pomeriggio e la sera», raccomanda Giorgio Calabrese, docente di Alimentazione all'Università di Piacenza. I carboidrati forniscono il «carburante» per affrontare la giornata. «Parliamo innanzitutto dei più piccoli: l'importante è che al mattino la tazza di latte sia accompagnata da fette biscottate con marmellata o miele - spiega il dietologo -, così l'organismo riceve l'energia necessaria per l'attività cerebrale. Ma la glicemia, cioè il livello di zuccheri nel sangue, cala dopo poche ore e la capacità di concentrazione diminuisce». E' questo il momento di fare uno spuntino, approfittando dell'intervallo. «Vanno bene un frutto oppure cracker o fette biscottate - è la raccomandazione del dietologo -. Poi un piatto di spaghetti o riso, una fetta di prosciutto o formaggio fresco con verdure, frutta. Se il bambino non è ancora abituato a consumare un primo e un secondo, la pasta deve essere condita con sugo di carne o piselli». Ma la scuola è sempre più un lavoro a tempo pieno: materie nuove come le lingue straniere o l'informatica, attività sportiva, corsi di musica. Giusto prevedere un nutrimento adeguato. «L'ipoglicemia sopravviene di solito alla fine delle lezioni pomeridiane - dice Calabrese -. A quell'ora, se fa caldo, sono ottimi un tè freddo o un caffè d'orzo. Lo spuntino può poi includere una fetta di torta non troppo grassa (come quella allo yogurt) oppure una merendina ai cereali d al latte. Le aziende dolciarie ne producono di molti tipi. Siamo stati noi dietologi a insistere perché sostituissero ingredienti pesanti come il cioccolato con altri più leggeri». Per cena, la «dieta dello studente» include un minestrone e un piatto proteico. E' importante alternare carne bianca, carne rossa, pesce, due uova (non fritte). E il mito del pesce, toccasana per menti svanite e memorie labili? «Ha un fondamento - risponde il dietologo -. Il pesce contiene i cosiddetti grassi polinsaturi Omega 3 che si fissano sulle membrane dei neuroni e tengono viva l'attività di memorizzazione. Ma anche tuorli d'uova e latticini svolgono la stessa funzione». Lo studente di scuola superiore ha bisogno di qualche caloria in più: l'aggiunta di una fetta di prosciutto al mattino, di uno yogurt a metà mattina, di una fetta di formaggio a merenda e di una fetta di torta (giusto premio o necessaria consolazione) serale.

Persone citate: Calabrese, Giorgio Calabrese