La Stampa - Consultazione Archivio

Il dramma Il dramma In quattromila i senzatetto POTENZA. Francesco Limongi, vicesindaco di Castelluccio Superiore, uno dei centri più colpiti, ha ancora impresse negli occhi le scene di panico per il terremoto che in una manciata di secondi ha sconvolto la quiete di un piccolo borgo di 1200 ! anime. «Terribile... E' stato : davvero terribile», mormora ancora sotto choc. Dove si trovava quando c'è stata la scossa? (dn strada. Avevo appena lasciato il municipio, ero diretto a casa quando tutto intorno a me ha comincato a tremare. Era come se il mondo si stesse capovolgendo, una sensazione di angoscia indescrivibile... Solo chi ha vissuto un terremoto può capirmi. In un attimo ho pensato alla mia famiglia, alla casa che poteva crollare da un momento all'altro. Ho cominciato a correre e finalmente ho incontrato i miei che fuggivano terrorizzati verso una piazza, lontano dagli edifici da cui cadevano pezzi di intonaco. Per fortuna è andata bene, ora bisogna pensare al paese». I danni sono molto gravi? «Gravissimi. Secondo una prima stima, il 90 per cento delle case ha subito lesioni. Il centro storico e le chiese sono praticamente inagibili. Ma il problema principale, ora, è trovare gli spazi e le attrezzature per accogliere i senzatetto: temo che questa notte (ieri notte, ndr) dovranno passarla all'addiaccio». Non avete a disposizione tende e roulottes? «Non ancora, le abbiamo chieste alla prefettura, spero che arrivino al più presto. Per ora la gente è ammassata nel centro sportivo... Almeno lì è al sicuro da eventuali crolli. Le persone | più anziane le abbiamo mandate in un albergo. Devo dire che la situazione non e migliore nei paesi vicini. Mi hanno detto che a Castelluccio Inferiore, che conta 2600 abitanti, quasi tutte le abitazioni del centro sono lesionate, e anche lì gli sfollati si sono rifugiati nel campo sportivo». A sentirla sembrerebbe che questa zona non sia mai stata colpita da un terremoto. Eppure ci troviamo in un'area a forte rischio sismico, non è così? «Lo so benissimo. Dovrebbero saperlo anche a Roma, eppure non è così. Su Castelluccio si potrebbe scrivere un romanzo a fosche tinte...». Che cosa è accaduto? «La storia è cominciata nell'80, l'anno del terremoto che ha sconvolto la Campania e la Basilicata. Il sisma provocò danni piuttosto gravi anche qui». E allora? «Chiedemmo di entrare nell'elenco dei comuni terremotati per eseguire opere di consolidamento o di ristrutturazione degli edifici danneggiati, ma ci risposero che Castelluccio non aveva i requisiti per l'accesso ai finanziamenti. Risultato: le case non sono mai state ristrutturate e ora, alla prima scossa un po' più forte delle altre, cadono a pezzi». [f. mil.]