Il Sud torna a tremare

Il Sud torna a tremare Nel Potentino i danni maggiori, ma il terremoto è stato sentito anche a Napoli e Bari: centinaia le case lesionate Il Sud torna a tremare Scossa del settimo grado, due morti POTENZA DAL NOSTRO INVIATO La terra ha tremato quattro volte, ai piedi del monte Pollino. Poi è arrivata la quinta scossa, la più violenta, durata una manciata di secondi che sono sembrati un'eternità a uomini, donne e bambini terrorizzati. Un terribile déjà-vu per migliaia di lucani che all'improvviso, alle 13,28, hanno rivissuto i momenti tragici del terremoto dell'80: attimi drammatici costati la vita a un giovane di 24 anni, travolto da una frana mentre percorreva in auto la strada che costeggia Maratea, e a un pensionato stroncato da un infarto in provincia di Avellino, dove la scossa è stata avvertita con violenza. Gli ospedali di Lagonegro e dei centri vicini sono stati presi d'assalto da centinaia di persone, per lo più anziani choccati. Ma i feriti sarebbero solo una decina, e nessuno di loro è in gravi condizioni. Impossibile, per ora, fare un bilancio degli sfollati: «Bisogna aspettare l'esito dei sopralluoghi dei vigili del fuoco nelle case lesionate che comunque si contano a centinaia», spiega un funzionario della prefettura di Potenza. E i danni sono gravissimi, come sempre. «Un grande paese civile può convivere anche con i terremoti», ha commentato Massimo D'Alema, «siamo in un Paese esposto a questi grandi rischi e bisogna che la politica li sappia affrontare potenziando le strutture preposte». L'epicentro del terremoto è stato individuato nei pressi del Pollino, fra la Lucania e la Calabria, nella zona compresa fra i Comuni di Lauria, San Severino e Mormanno. Un sisma annunciato da segnali sinistri: scosse piuttosto intense, certo, ma non abbastanza da intimorire gente abituata a vivere in una terra che trema da che l'uomo ha memoria. La spallata più violenta, quella che ha scosso i palazzi fin nelle fondamenta, è arrivata due minuti prima delle 13,30: 7° grado della scala Mercalli, secondo i sismografi dell'osservatorio vesuviano di Napoli. Solo allora gli abitanti dei centri antichi di decine di paesi sono piombati nel terrore. Intere famiglie si sono precipitate nelle piazze o verso le periferie, dove le case si perdono nelle campagne e il rischio di crolli è meno grave. «Correvamo come pazzi ma stavamo attenti a non salire sui marciapiedi, per pau ra che l'intonaco che pioveva dai fabbricati potesse colpirci», racconta una donna, una delle tante che hanno trovato rifugio nei centri sportivi di Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore, due paesini poco distanti da Lauria e fra i più danneggiati dal terremoto. Nella prefettura di Potenza han no cominciato a stilare un elenco dei centri colpiti dal sisma. Lesioni e in alcuni casi crolli di vecchie case ma anche di antiche chiese sono stati segnalati in quasi tutti i centri compresi del parco nazionale del Pollino: Rotonda, Lauria, Viggianello, Trecchina, Maratea. Più giù, in Calabria, al confine con la Lucania, sono stati colpiti Mormanno e Borgo Laino. A Lagonegro la scossa ha scatenato il panico anche nel palaz zo di giustizia, dove è stato brusca mente interrotto un summit fra al cuni ufficiali dei carabinieri e il procuratore della repubblica Mi chelangelo Russo, il magistrato che indaga sul giro di usura in cui è coinvolto anche l'arcivescovo di Napoli Michele Giordano. Il tratto ferroviario fra Battipa glia e Paola è rimasto interrotto per ore. Ma la notizia più brutta è arrivata nel primo pomeriggio, quando i vigili del fuoco sono intervenuti per una frana sulla strada statale 18, a Maratea. Sotto un macigno precipitato da un costone c'era l'au to di Alfonso Buonocore, 26 anni morto all'istante sotto gli occhi del la fidanzata, illesa ma sconvolta da un fortissimo choc. Ha pagato con la vita un gesto di altruismo: si era infatti fermato per segnalare la ca duta dei massi agli automobilisti che lo seguivano, quando è stato travolto dalla frana. La seconda vit tima è Giuseppe Severitano, 70 an ni, fulminato da un infarto subito dopo la scossa delle 13,28. Nel pomeriggio le informazioni sui danni provocati dal sisma si sono susseguite a ritmo continuo. La terra ha tremato fino a Bari e in altri centri della Puglia, a Napoli e in Campania e in alcune zone del Basso Lazio oltre che in Calabria. Ai piedi del Vesuvio c'è chi, con una buona dose di cinismo, ha pensato bene di giocare al lotto i numeri 15 e 55, che nella Smorfia rappresentano il cardinale e la vendetta divina. «Il terremoto in Basilicata e soprattutto i danni al palazzo di giustizia di Lagonegro sono stati inter- pretati come una ritorsione del Padreterno contro i magistrati che hanno messo Giordano sotto inchiesta», ha spiegato 0 titolare di una ricevitoria di Napoli. Gli elicotteri della protezione civile, della polizia, dei carabinieri e dei vigili del fuoco hanno sorvolato a lungo le zone interessate dal terremoto, mentre un gruppo di tecnici ha fatto un sopralluogo sulla diga del Monte Cotugno, una delle più grandi d'Europa: il timore, rivelatosi infondato, era che il sisma potesse avere provocato lesioni al gigante di cemento. «Ora il problema più grave è rappresentato dagli sfollati», commenta un funzionario della prefettura di Potenza. Quanti sono? Dove saranno ospitati? Le prime notizie sono piuttosto allarmanti: a Lamia ci sarebbero 200 case inagibili, mentre a Castelluccio Inferiore e Superiore gli edifici evacuati sono 50. A Maratea sono state sgomberate trenta abitazioni compresa una casa di riposo per anziani. I sindaci dei Comuni colpiti hanno chiesto tende e roulottes, ma la prima notte dopo il terremoto i senzatetto l'hanno trascorsa sotto le stelle, hi attesa che i vigili del fuoco completino og¬ gi i sopralluoghi. In serata il sindaco di Lauria, Nicola Calcagno, ha dichiarato lo stato di emergenza: in base ai primi controlli del tecnici, il 70 per cento degli edifici della città, che conta 14 mila abitanti, ha subito danni. «Fortunatamente hanno retto le reti di protezione sul costone che sovrasta ima parte di Lauria; altrimenti ci sarebbe stata mia frana gigantesca con conseguenze drammatiche», ha detto Calcagno, che ha ricevuto una telefonata di solidarietà del sindaco di Assisi. Fulvio Milone Un ragazzo ucciso da una frana: segnalava ad alcuni automobilisti la caduta di massi D'Alema: «Un Paese civile può convivere con questi eventi» IVELLO© Scossa del V grado della scala Mercalli. Epicentro nel basso Uganeg-ese, tra comuni di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Rotonda, i> provincia di Potenza LAURIA • • W. CAIA FIUMICI Chiusa la strada statale18: un morto a Flumicello di Maratea (Potenza) MARATEA **p(w del fV grado scala Mercalli. Interessate le località di Castelluccio, Mielo e Santoianni in provincia di Potenza. ^J^J^^^30 ROTONDA ^TORTORA NORMANNO* V s A : Monte POLLINO Scal«à*; /'CALABRIA "ms* Orsomarso Graolia CASTROYILLARI* ■ I Jj ■ itti ■ il • l'i :m k yLr J 1 < é ì ■ N i7nl è Scossa del VII grido della scala Mercalli. Epicentro sul massiccio del Pollino, ha coinvolto!seguenti paesi. Neflaprovinda. di Potenza: Castelluccio inferiore, Rivetto, Lagonegro, Viggianelj<ài' Lauria, Rotonda, Treccnlra, Mararaajrtdla provincia di Cosenza: Mormanfjo, Sórgo laffiO, Tortora e Morano Calabro. Bloccata ia lìnea ferroviaria Battìpa^Paola. Un'immagine di Castelluccio Superiore in provincia di Potenza scattata poco dopo ia scossa del settimo grado I proprietari della casa lesionata cercano di rimediare ai danni del sisma