«Sì, cresceremo meno del previsto»

«Sì, cresceremo meno del previsto» FRA CONTI E POLITICA «Sì, cresceremo meno del previsto» Prodi: pronti interventi per i ceti più deboli ROMA. «Se fossimo stati più furbetti, avremmo evitato questa coincidenza»; Romano Prodi insiste che il carico fiscale è in calo, perché il rimborso dell'eurotassa in dicembre è uno sgravio netto, e la contemporanea addizionale regionale è una partita di giro rispetto a minori trattenute Irpef negli undici mesi precedenti. Ma per la prima volta il presidente del Consiglio ammette che, a causa delle crisi russa e asiatica, l'economia italiana crescerà meno di quanto desiderato dal governo: del due per cento circa, invece che del 2,5 per cento. Parlando a «Radio anch'io», Prodi ha cercato anche di tranquillizzare gli industriali, annunciando che il disegno di legge sulle 35 ore settimanali non sarà inserito nella legge finanziaria ed è «più morbido della legge francese»; allo stesso tempo invita Rifondazione comunista a «meditare» molto bene prima di decidere di ritirare l'appoggio al suo governo. Una novità rivolta a sinistra, nella legge finanziaria '99, consisterebbe in «aiuti per i piii deboli, per gli anziani che hanno pensioni molto basse»: probabilmente, un aumento delle «pensioni sociali» (agli ultrasessantacinquenni senza risorse). «Se avesse ì mezzi» il presidente del Consiglio deciderebbe «investimenti a valanga per la scuola e per i giovani»; evidentemente non ritiene di poter l'are molto, dati gli obblighi di risanamento concordati con l'Europa. La manovra economica per il prossimo anno «non tartasserà gli italiani» e non toccherà le pensioni; in una intervista alla rivista americana Forbes, Prodi sostiene che le tre riforme attuate finora (dai governi di Amato, di Dini, e dal suo) consentiranno di mantenere il sistema previdenziale in equilibrio «fino al 2012-2014». Nelle stesse ore, però, il ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio accennava alla necessità di fare una «verifica» nei settori di spesa più colpiti dai mutamenti demografici. Ovvero del fatto, per dirla con le parole del presidente del Consiglio alla rivista americana, che «l'Italia è l'unico Paese del mondo ad avere più persone sopra i sessantanni che sotto i 20». Frattanto è confermato che ai ministero delle Finanze si sir >' aiando un meccanismo per utilizzare a riduzione del carico fiscale gli eventuali successi nella lotta all'evasione; non è certo che si riesca a farne una norma di legge, potrebbe anche trattarsi di un impegno contenuto nella «nota aggiuntiva» alla finanziaria. Beneficiarie sarebbero in primo luogo le imprese. Nell'attesa, è possibile che sia inserito qualche miglioramento immediato: i tecnici del ministro Vincenzo Visco hanno lavorato: 1) al potenziamento della dual income tax, la nuova forma di tassazione del reddito d'impresa introdotta da quest'anno; 2) a neutralizzare lo svantaggio che hanno le ditte individuali colpite dall'Irpef progressiva rispetto alle imprese tassate con Iipeg. Alle novità hanno lavorato due commissioni nominate dal ministro che hanno formalizzato le varie ipotesi di intervento sulle quali ora si farà una scelta politica. Per le ditte individuali e le società di persone che dichiarano un reddito superiore a 60 milioni il meccanismo proposto prevede di introdurre una Irpef ridotta con aliquota pari a quella Ir- peg del 37 per cento per gli utili non prelevati o non distribuiti. In pratica la ditta individuale che decide di reinvestire nell'azienda una quota di utili pagherà su tale somma la stessa aliquota dell'Irpeg. Dal lato dei tagli di spesa, è confermato che esistono contrasti su eventuali misure per ridurre la spesa sanitaria. Sta preoccupando i sindacati del pubblico impiego l'ipotesi di un più severo blocco delle assunzioni che farebbe scendere dell'1,5 per cento il numero dei dipendenti pubblici. Dovrebbe anche essere rivisto il meccanismo di adeguamento degli stipendi delle categorie pubbliche «non contrattualizzate», come magistrati, docenti universitari, forze dell'ordine, [r. r.] Sotto, il governatore Antonio Fazio

Persone citate: Andrea Monorchio, Antonio Fazio, Dini, Forbes, Politica, Prodi, Romano Prodi, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma