La Lega per adesso resta sola

La Lega per adesso resta sola Conclusa la tre giorni a Ponte di I^gno, mai pronunciata la parola «secessione» La Lega per adesso resta sola Bossi: «Faremo nascere il Blocco Padano» PONTE DI LEGNO DAL NOSTRO INVIATO «Mi sembra tutto chiaro. Faremo il nostro congresso straordinario, nascerà il "Blocco Padano" e poi vedremo se e con chi trattare...». Umberto Bossi, al solito, la mette sul facile. Tutto chiaro? A vedere le facce dei suoi, mentre lasciano la Valcamonica dopo questa tre giorni leghista, la chiarezza è solo nella testa del Capo. Il riassunto dei tre giorni dice che Bossi non ha mai pronunciato la fatai parola secessione, ha accennato all'imminente incontro con Francesco Cossiga, ha promesso che tornerà a Roma e alla politica, ha annunciato che la Lega è pronta ad alleanze tattiche sulla nuova legge elettorale. Meglio sarebbe un ritorno al proporzionale, ma siccome è «una via purtroppo impraticabile» non rosta che muoversi sul terreno del maggioritario a doppio turno senza il temuto premio di coalizione. «In questi ultimo anno e mezzo, è vero, abbiamo rinunciato alla nostra visibilità nella politica, a Roma, al Palazzo», dice Bossi. Aveva da pensare alla sua Padania, all'«identità forte da costruire». Un'identità che può apparire folklore - ma guai a dirlo a Bossi -, fatta di miss e campionati di calcio padano, di grandi magazzini del «Made in Padania» da inaugurare e di futuribili banche da fondare. Ora, ripete, può tornare a Roma, «e se ci rimetto piede vuol dire che si riprende a fare un bel casino». C'è già Cossiga da incontrare, «e mi sa che il Picconatore ha qualcosa in testa». Magari c'è pure D'Alema, se è vero che è possibile un'intesa sulla legge elettorale. «Si comincia a discutere, si chiede 'x' e poi si vede, si tratta - spiega - Ma restiamo nelle alleanze tattiche, di quelle politiche non se ne parla proprio;>. Ai suoi, nella tre giorni, ha spiegato in tutti i modi che vale quel che ha votato l'ultimo congresso leghista: soli per la Padania, nessun accor do con chi non si dichiara a favore della Padania libera. «Io resto a quelle decisioni, che possono essere cambiate solo da un congresso». E il congresso, straordinario, verrà convocato entro qualche settimana, prima delle amministrative di novembre, a Brescia. Un congresso che darà il via libera alla nascita di questo Blocco Padano. E cosa mai sarà? Roberto Maroni lo traduce così: «Il contenitore di tutte le forze politiche pada¬ ne, la Lega Nord e chi altro ci starà». Ma chi? Di sicuro ci saranno Pensionati, Imprenditori, Agricoltori e Cattolici Padani. Che però sempre creature della Lega sono, poco più di un trucco, non basterebbero, sarebbe un contenitore di leghisti e basta. Il Blocco Padano, per Bossi, dovrebbe essere il canale per le (eventuali) trattative. La Lega direttamente non ne sarebbe coinvolta, questo Blocco Padano sì. L'invenzione è stravagante, ma così viene presentata e così è. I dirigenti della Lega, per capirla, dovranno aspettare il congresso straordinario. «Con noi e la nostra identità così forte nessuno tratterebbe - dice Maroni - con il Blocco Padano, tra partiti che rappresentano gli interessi di un Nord politicamente unito, magari sì». Come a Venezia, quando la Lega due anni fa annunciò la nascita di Padania, deciderà il futuro. Sabato Bossi sarà sul Monviso, domenica gran parata in Laguna. «Poi me ne tornerò a vedere che si può combinare a Roma. Andiamo a riprenderci il nostro posto nella politica. Parola d'ordine: Per l'unità del Nord contro il meridionalismo del sistema Italia». [gi. ce.] Forse alleanze solo tattiche con l'Udr di Cossiga ma anche con D'Alema Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi A destra il fondatore dell'Udr Francesco Cossiga

Luoghi citati: Brescia, Italia, Ponte Di Legno, Roma, Venezia