L'ETÀ' DELIA POESIA di Nico Orengo

L'ETÀ' DELIA POESIA L'ETÀ' DELIA POESIA BALLA Linda», «Non è Francesca», «Emozioni», «Acqua azzurra acqua chiara», i primi titoli che vengono in mente con folate di parole che sapevano di poesia, certo di Mogol ma indissolubilmente saldate nella voce salina di Lucio Battisti. Una poesia del quotidiano, del banale, dell'elementare che arrivava come novità e con forza dopo tanto Platter's, Paul Anka, Neil Sedaka, ma anche i già «adulti» Bindi e Paoli. La poesia di Battisti (Mogol) parlava di emozioni giovani, balli impacciati, spericolatezze notturne, piccole scoperte sessuali, incanti naturali. Non c'era nessuna aura petrarchesca o ermetismo ungarettiano, ma l'uso piuttosto di un «parlato», di un verso lungo, prosastico, forse un po' pavesiano, certo intimista, da età ingrata, presa fra timidezze e brufoli, piccoli divieti da aggirare e tentazioni di spinelli: un'età dei fiori. Una poesia-canzone che seguiva, avvolgeva il verbo sbocciare. Uno sbocciare colorato senza orizzonti di drammaticità in vista con emozioni intense ma, all'apparenza, controllabili, non autolesioniste. Nico Orengo

Persone citate: Battisti, Bindi, Lucio Battisti, Mogol, Neil Sedaka, Paoli, Paul Anka

Luoghi citati: Delia