Tangentopoli, il piano di Prodi

Tangentopoli, il piano di Prodi Oggi il vertice sul pacchetto Flick. Battaglia per l'indulto Tangentopoli, il piano di Prodi Bottelli: se è svolta sì all'amnistia ROMA. Giornata di tempesta tra i leaders dell'Ulivo che si sono visti attribuire la paternità di un documento che proporrebbe l'indulto per le forme minori di corruzione, con la non applicazione della pena purché venga restituito il maltolto. Più revisione dei reati societari, del falso in bilancio, la depenalizzazione del finanziamento illecito ai partiti. D'Alema, Marini, Dini e gli altri non ne sapevano nulla, il documento diffuso era stato elaborato dal ministro della Giustizia, Flick, d'accordo con il premier Prodi. Il quale ha colto l'occasione per certificare la morte definitiva della Bicamerale (e del tentativo di D'Alema di trovare un accordo col Polo). E il procuratore di Milano Borrelli: «Amnistia? Non è un sacrilegio. Però presuppone la presenza di un passaggio storico, di una svolta importante. Che può avvenire sia su un piano formale che su quello culturale. Questa però è una valutazione che attiene al Parlamento...». Colonnello, Corazza e Rapisarda ALLE PAG. 6 E 7

Luoghi citati: Milano, Roma