Accordo in vista per i camionisti
Accordo in vista per i camionisti EUROCONTRATTI Le manifestazioni ai principali valichi europei hanno sbloccato la trattativa Accordo in vista per i camionisti Nell'orario di lavoro le soste per carico e scarico BRUXELLES. Il blocco dei valichi di frontiera europei, mentre a Bruxelles si trattava per la riduzione dell'orario di lavoro, ha facilitato la trattativa ai rappresentanti dei camionisti che sono riusciti a far passare il principio secondo cui, nell'orario di lavoro, deve essere calcolato anche il tempo che vede impegnati gli autisti nelle operazioni di carico e scarico e di manutenzione degli automezzi. Attualmente il regolamento comunitario che disciplina la materia (3820/85) considera orario di lavoro soltanto quello di guida (45 ore settimanali). Romolo Vivarelli, segretario generale della Fst - la federazione europea che raccoglie un centinaio di organizzazioni sindacali dei camionisti Ue in rappresentanza di oltre tre milioni di lavoratori - si è detto ieri fiducioso riguardo alla possibilità di un'intesa che riduca l'orario di lavoro ad una media massima di 48 ore settimanali dagli attuali picchi di 60 - 70 ore che influiscono negativamente sulla sicurezza sulle strade. «La bozza di accordo non è la migliore del mondo, ma è accettabile», ha detto Vivarelli. Il prossimo incontro è fissato per il 18 settembre ed, in quella data, potrebbe essere raggiunto l'accordo con gli imprenditori del settore. Di regola l'orario non può eccedere le 48 ore settimanali (comprese le attività extra-guida). Il tetto, però, è calcolato su una media quadrimestrale, che in circostanze speciali consente uno sfondamento fino a 60 ore. L'adesione dei camionisti italiani non è stata grandissima. Ai trafori del Fréjus e del Bianco il blocco del traffico pesante è avvenuto dal lato francese alle 7. Al Brennero la manifestazione è cominciata alle 14 e vi hanno partecipato un centinaio di camionisti e soprattutto militanti sindacali del settore trasporti di Germania, Austria e Italia. Massiccia la mobilitazione al valico di Fernetti (Trieste) dal quale transitano 280 mila camion l'anno. L'iniziativa ha riscosso notevole interesse tra i camionisti in transito, provenienti soprattutto dall'Europa dell'est, dove le condizioni di lavoro sono spesso proibitive, e tali da mettere a repentaglio non solo la sicurezza dei conducenti, ma anche di chiunque viaggi sulle strade. Sensibilizzare su questi temi 1' opinione pubblica, e in particolare i ministri europei dei Trasporti in vista di un incontro convocato per il prossimo 18 settembre, era lo scopo della mobilitazione di ieri. Nel corso di una conferenza stampa svolta a Fernetti, presente il responsabile nazionale Cgjl, Roberto Vezzali, è stata annunciata la creazione di una «rete» di tutela dei lavoratori del settore in tutta 1' Europa centro-orientale. [r. e. s.]
Persone citate: Roberto Vezzali, Romolo Vivarelli, Vivarelli
Luoghi citati: Austria, Bruxelles, Europa, Germania, Italia, Trieste
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