Malpensa 2000, oggi il verdetto

Malpensa 2000, oggi il verdetto TRASPORTI Sembra scontato il «no» dell'Europa, ma si tratta per trovare un compromesso Malpensa 2000, oggi il verdetto Kinnock: «Non sbatteremo la porta in faccia all'Italia» BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Telefonate, incontri tecnici, contatti politici. E' stata agitata, a Roma come a Bruxelles, la vigilia della riunione della Commissione europea che oggi affronterà il tema di Maipensa 2000. Ufficialmente le posizioni restano immutate: stamattina il collegio dei Commissari europei dovrebbe esaminare e bocciare i decreti Burlando, perché operano una discriminazione tra Alitalia e le compagnie aeree straniere. L'unico spiraglio sarebbe un rinvio della notifica della decisione all'Italia, che secondo gli uomini del Commissario ai Trasporti Neil Kinnock, consentirebbe al ministro Claudio Burlando di poter trattare ancora nei prossimi giorni presentando un nuovo decreto che non offra il fianco a contestazioni. Una decisione, quella della bocciatura con la «condizionale», a cui si oppongono ormai solo i due Commissari italiani. Ma ieri sera Emma Bonino e Mario Monti, che insieme sono andati a consultarsi col presidente Jacques Santer, non avevano ancora deciso se oggi useranno l'articolo del regolamento che consente a qualsiasi Commissario di ottenere il rinvio di una settimana di una decisione. E se oggi Maipensa 2000 dovesse essere bocciata, fa sapere Burlando, non ci sarà per ora un nuovo incontro con Kinnock. Ma l'intensa attività di ieri potrebbe riservare anche qualche sorpresa. La prima novità ò che Burlando ha incontrato il presidente del Consiglio Romano Prodi. Potrebbe essere il segnale che l'Italia è pronta alla mediazione finale, a poche ore dalla bocciatura. Ieri mattina, del resto, anche il gabinetto della Bonino ha avuto contatti con Palazzo Chigi. Inoltre, sempre ieri, sul tavolo dei tecnici di Kin¬ nock sono arrivati nuovi documenti italiani: cifre e dati per spiegare meglio il progetto di compromesso abbozzato da Burlando al Commissario europeo e ribadire che Maipensa dovrà comunque partire con un traffico sostenuto il 25 ottobre. Su un punto sembra che i tecnici italiani e quelli della Commissione abbiano raggiunto un'intesa di massima: la ripartizione del traffico tra Linate e Maipensa dovrebbe essere su base percentuale per ciascuna compagnia, anche se la Commissione si riserverebbe di «blindare» in qualche modo questo sistema. Ma i contatti di ieri pomeriggio non sembrano ancora risolutivi. «Abbiamo ricevuto qualcosa, ma niente che possa essere considerato un nuovo piano», taglia corto la portavoce di Kinnock, pur ripetendo che la Commissione «non vuole una soluzione che equivalga a sbattere la porta in faccia all'Italia». Le ultime speranze di una soluzione pacifica della questione potrebbero stare solo in una correzione di rotta di Kinnock, che in questo caso avrebbe però bisogno di vedere nero su bianco una proposta italiana soddisfacente. Il Commissario è tornato solo ieri sera a Bruxelles, ed entro stamattina avrà un ultimo colloquio con Bonino e Monti per cercare eventuali spazi di mediazione in una vicenda che si fa sempre più intricata e dalla quale né il governo italiano né la Commissione rischiano di uscire troppo bene. [f. man.] Il commissario Ue Kinnock

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