Telefono, arrivano gli aumenti
Telefono, arrivano gli aumenti Maccanico e Cheli illustrano il piano tariffe, Bruxelles chiude il contenzioso Telefono, arrivano gli aumenti Urbane più care, interurbane scontate Archiviata la pratica sul terzo gestore BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Canone telefonico più alto, un rincaro per le chiamate urbane, prezzi ridotti per quelle interurbane. E' questo il «ribilanciamento» delle tariffe telefoniche che la nuova Authority del settore si accinge a mettere nero su bianco in tempi brevi. La manovra sulle tariffe partirà infatti entro fine ottobre, come hanno annunciato ieri il ministro delle Comunicazioni Antonio Maccanico e il presidente dell'Authority Enzo Cheli al commissario europeo per la Concorrenza Karel Van Miert. La loro missione a Bruxelles è servita a fare il punto sui passi intrapresi dall'Italia verso la liberalizzazione del mercato e ha avuto l'effetto di eliminare completamente qualsiasi contenzioso tra l'Italia e l'Ue nel settore della telefonia. «Abbiamo esposto a Van Miert il panorama completo delle telecomunicazioni in Italia - ha detto Maccanico - e ciò che è stato fatto per creare un quadro di piena concorrenza. Il commissario ha riconosciuto gli sforzi fatti per colmare i gravi ritardi che esistevano». E la soddisfazione di Maccanico sembra giustificata. «Per una volta un politico ha avuto ragione di sorridere», commentava ieri un collaboratore di Van Miert. Di fatto il commissario ha annunciato che darà istruzione ai propri ser- vizi perché venga archiviata la procedura d'infrazione aperta contro l'Italia, rea di non aver concesso la licenza al terzo gestore di telefonia mobile. La licenza data in agosto al consorzio Wind - Enel, France Télécom e Deutsche Telekom - ha rimesso infatti il nostro Paese in posizione regolare. Non verrà nemmeno aperta, invece, la procedura d'infrazione che Van Miert minacciava contro l'Italia che, come altri Paesi dell'Ue, ha una struttura di tariffe troppo sbilanciata rispetto ai costi e ha tardato a operare un riequilibrio. Ma secondo Cheli la Commissio¬ ne non avrebbe avuto comunque ragione di attaccare l'Italia su questo punto: «La direttiva comunitaria dice solo che se il riallineamento non si può fare entro fine '98 va indicata la nuova data. Ed è ciò che abbiamo fatto». Le raccomandazioni dell'Unione europea vanno proprio nel senso di far pagare di più agli utenti le chiamate urbane e di ridurre invece le tariffe delle telefonate a lunga distanza. E su queste linee si orenterà l'Authorithy guidata da Cheli, che opererà in tre fasi. Entro la fine di ottobre - ha spiegato ieri il presidente - si incomincerà la mano¬ vra tariffaria; per la fine di febbraio '99 si prenderà una decisione sulle tariffe di interconnessione (cioè quei costi che una società telefonica addebita a un'altra per far transitare le comunicazioni sulle proprie reti); infine, entro il luglio del prossimo anno, entrambi gli interventi verranno completati. Ma quanto peseranno le modifiche sulla bolletta dell'utente? Ieri Cheli ha parlato di beve aumento delle tariffe locali e del canone rispetto a una sensibile riduzione delle tariffe a lunga distanza. Secondo l'Adusbef - che è stata però smentita dal ministe¬ ro delle Comunicazioni - l'aumento sarebbe di 4000 lire a trimestre per il canone e di circa il 20% per lo scatto urbano, che passerebbe da 127 a 150 lire, mentre le tariffe a lunga distanza diminuirebbero del 15%. Maccanico ha anche ipotizzato che il canone di concessione che oggi Telecom paga allo Stato italiano possa essere eliminato nel giro di tre anni: «In un mercato unico non ci dovrebbe essere, ma dato che incide sul bilancio dello Stato la sua abolizione va fatta in modo graduale». Francesco Manacorda , (Dinamica dei prezzi in regime controllato OTTO ANNI Di TARSFFE § espressi in lire 1990; variazioni % cumulate Acquo potabile dal 1990 al 1998} Taxi Trasppr|i:t< extraurbani Trasporti marittimi P Biglietto 1 ' M Biglietto aereo nazionale Servizi postali^- yv. Energia elettrica ■20,4 Affitti. lo off 11 +22,9 il Antonio Maccanico
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