A Wall Street si scatena il Toro: + 4,98%

A Wall Street si scatena il Toro: + 4,98% Dopo l'annuncio di Greenspan, migliorano le prospettive per l'economia americana A Wall Street si scatena il Toro: + 4,98% Si punta sul calo dei tassi Usa WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il Toro torna improvvisamente a trascinare i mercati con una potenza che nessuno aveva previsto. E subito si diffonde l'impressione che il peggio sia davvero passato a Wall Street dopo la grande paura delle settimane scorse. Il Dow Jones, l'indice più seguito della borsa americana, ha avuto un'impennata-record ieri: 380 punti, il maggior incremento mai registrato in una singola giornata. Non solo: l'indice è tornato al di sopra della soglia psicologica degli ottomila punti - ha chiuso a 8020.78, grosso modo attorno al livello cui aveva cominciato all'inizio dell'anno. Il motivo principale che ha scatenato l'ondata di acquisti, dicono unanimi gli analisti, è il nuovo atteggiamento del presidente della Federai Reserve, Alan Greenspan. Venerdì scorso, prima del lungo fine settimana che qui in America segna la fine della stagione estiva, Greenspan dichiarò che la ripresa dell'inflazione non era più il suo principale timore. E non escluse la possibilità di un ritocco dei tassi d'interesse al ribasso. Wall Street si stava ancora leccando le ferite dopo due settimane disastrose in cui il Dow Jones aveva ceduto quasi mille punti. E le parole di Greenspan sono evidentemente arrivate al momento giusto. La mera prospettiva di una lieve riduzione dei tassi americani ha galvanizzato gli investitori non solo a Wall Street, ma nel mondo intero. Le borse in Asia e poi in Europa hanno registrato grossi balzi in avanti ieri. E hanno finito per dare la volata alla strepitosa giornata vissuta a Wall Street, dove il Dow Jones ha concluso con un aumento vicino al 5 per cento. Il rialzo è stato fortissimo ed anche massiccio, con lina quantità di scambi senza precedenti: 860 milioni di azioni trattate nel corso della giornata. Ed ha coinvolto tutti i settori dell'economia, dal settore bancario, all'industria pesante, alle nuove tecnologie. La nuova esuberanza scatenata da Greenspan nasce dal fatto che i dati sull'economia americana continuano ad essere buoni, come il governatore (e naturalmente l'Amministrazione) non cessa di sottolineare. Il leggero raffreddamento dell'economia Usa a causa della crisi asiatica, sostiene Greenspan, ha finito per allontanare lo spettro dell'inflazione che aveva continuato a turbare i suoi sonni fino all'inizio dell'estate. Allo stesso tempo cresce il rischio che l'impatto complessivo della crisi asiatica, canadese e latinoainericana finisca per inceppare la ripresa americana che potrebbe avere appunto bisogno di una piccola spinta, una piccola riduzione dei tassi. E nell'atmosfera estremamente mobile, incerta, che si respira a Wall Street, le parole di Greenspan hanno fornito agli investitori un argomento forte per partire alla riscossa dopo il recente disastro. Un ritocco ai tassi equivarrebbe ad una spinta ad un'economia che rimane comunque in buona salute. Greenspan non ha detto che deciderà in quel senso, ma la mera ipotesi viene evidentemente considerata a Wall Street come un motivo sufficiente per tornare ad acquistare titoli. D'altra parte, ricorda Mary Farrell della Paine Webber, «l'80 per cento dei titoli quotati a Wall Street sono di società che operano negli Stati Uniti e in Europa», cioè due aree in cui gli economisti continuano a prevedere un periodo di crescita nonostante lo choc asiatico. Greenspan aveva auspicato una «correzione» dei valori della Borsa americana. Quella correzione c'è stata, dicono a Wall Street, e a questo punto si può tornare a comprare. Andrea di Robilant Per il Dow Jones è il miglior balzo della storia L'indice ha superato quota 8 mila punti 8«01 +0,41% DUE SETTIMANE DIFFICILI L'INDICE DOW JONES DAL 24 AGOSTO 8566 8020,78 + 4,98% 7679 -1,30% 7^41 -0,53% -6,37% 24AG.0ST0 25 .26 27 28 . 1 SETTEMBRE 2 3 5 8 Alan Greenspan

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