«Cercansi modelle cicciottelle» di Antonella Amapane

«Cercansi modelle cicciottelle» L'idea del Gruppo Miraglio: in Italia 14 milioni di donne hanno chili di troppo «Cercansi modelle cicciottelle» A Milano nasce un'agenzia che recluta top formose MILANO DAL NOSTRO INVIATO Finalmente anche le ragazze burrose saranno baciate dalla gloria. A reclutarle e lanciarle nel firmamento della moda è la prima agenzia italiana di indossatrici rotondette che, entro il prossimo gennaio, aprirà i battenti a Milano. Sull'esempio di quelle americane e inglesi. Lo ha annunciato ieri Mauro Davico, responsabile comunicazione del Gruppo Miroglio Vestebene, 1426 miliardi di fatturato (terzo colosso italiano del tessile, dopo Benetton e Marzotto). L'azienda di Alba sponsorizza il progetto - 300 milioni soltanto per iniziare - e sta concludendo le trattative per aprire questa sezione con la partnership di una nota agenzia milanese di modelle. Il nome è ancora top secret. L'iniziativa è dettata da una consistente richiesta del mercato. Mercato che l'azienda piemontese serve da vent'anni con 4 linee. Di cui una, la dinamica Elena Mirò, proprio in questi giorni è pubblicizzata da un'ironica campagna: 5 ragazze in carne fanno la linguaccia, mentre lo slogan recita: «Ciao, Magre!». I manifesti (15 metri per 15) campeggiano in Francia, Spagna e in svariate città italiane. Soltanto a Roma, l'assessorato alle Belle Arti (nella persona di Francesco Zurli) ne ha vietato l'affissione in piazza di Spagna, giudicando l'immagine «fortemente aggressiva e trasgressiva». Ma perché all'improvviso si è risvegliato tanto interesse nei confronti delle cicciottelle? Da un'indagine cha la Miroglio ha commissionato all'Eurisko, risulta che nel nostro Paese, su circa 24 milioni di donne, 14 milioni sono sovrappeso. Altri 6 milioni hanno 5 chili di troppo, mentre 4 milioni superano la media di ben 11 chili. Inoltre, intervistando un campione di 1000 donne - dai 18 anni in su - sono emerse due tipologie di consumatrici: quella rassegnata e quella positiva. La prima, abita in provincia, non è tanto giovane, più che vestirsi si copre. La seconda, non supera i 40 amii, è attenta alla moda, si accetta per quello che è, compensa con l'ironia la sua stazza. Ma rifiuta di essere ghettizzata. «Siamo in contatto diretto con 360 mila clienti che vestono taglie dalla 46 alla 60. A loro spediamo regolarmente mi giornale di moda specializzata perché ci siamo resi conto che rifiutano di sfogliare i femminili dove trionfa il genere filiformeanoressico. Abbiamo poi scoperto che sono molto spiritose dopo un concorso dove le invitavamo a raccontarsi. Ha avuto un tale successo che stiamo raccogliendo le loro storie in un libro di imminente uscita, con la prefazione di Leila Costa», spiega Mauro Davico e aggiunge che nei punti vendita della griffe, le commesse vengono addestrate con corsi specifici e scelte ben in carne. Ma non basta, anche i camerini di prova sono realizzati ad hoc: spaziosi, provvisti di aria condizionata e corredati da ampie poltroncine. Tutto è studiato per mettere a proprio agio la cliente ubertosa. Ma il successo più grande è arrivato dopo un annuncio che la Vestebene ha pubblicato 6 mesi fa su un quotidiano: «Cercasi modelle rotonde», diceva. All'appello hanno risposto in tremila, con relative foto. Sulla base di questa banca dati è già partita la prima selezione per top «burrose». E l'operazione continua. Per candidarsi basta telefonare al numero verde: 167-016608. Antonella Amapane I

Persone citate: Benetton, Elena Mirò, Leila Costa, Marzotto, Mauro Davico

Luoghi citati: Alba, Francia, Italia, Milano, Roma, Spagna