Fisco più leggero con i soldi degli evasori di Stefano Lepri
Fisco più leggero con i soldi degli evasori Il governo corre ai ripari dopo l'autogol dellìrpef. Obiettivo prioritario per il '99: i ceti medi Fisco più leggero con i soldi degli evasori Si studia un sistema per redistribuire le tasse recuperate ROMA. Quale segno dare per il fisco, nella legge finanziaria '99? Dopo la combinazione di autogol e di malintesi dei giorni scorsi, il governo si affanna alla ricerca di misure che possano valere come simbolo di un progressivo allentamento del carico tributario. Trovare «qualcosa per le famiglie, qualcosa per le imprese» era il compito affidato dal ministro Vincenzo Visco ai suoi collaboratori: ma i margini sono strettissimi. Ora si fa strada un'idea diversa, più ambiziosa: mettere per iscritto l'impegno a evitare qualsiasi tipo di aggravio del carico fiscale, destinando a sgravi i nuovi (eventuali) successi raggiunti nella lotta contro l'evasione. E' un'idea di provenienza politica, per i tecnici piuttosto difficile da realizzare. Si tratterebbe di scrivere una norma programmatica che stabilisca di redistribuire a vantaggio dei contribuenti i possibili maggiori gettiti rispetto alle previsioni. Sarebbe in sostanza una promessa, considerando che in politica anche le promesse, benché inflazionate, sono meglio di niente; sarebbe anche un rimedio d'emergenza all'aver sprecato politicamente, a causa di un intreccio di pigrizie burocratiche e di errori di comunicazione, uno sgravio vero come i 2800 miliardi di restituzione al 60% dell'eurotassa il prossimo dicembre. Poiché - si sente dire in ambienti governativi - in campo fiscale tutte le cifre che possono essere usate per far polemica politica lo saranno, occorre tenere conto in anticipo della lotta all'evasione (un termine che in realtà a Visco piace poco usare). Se il gettito crescesse non per aggravio delle aliquote, ma per aumento degli imponibili, dalle cifre generali risulterebbe sempre un aumen- to della pressione fiscale, pure se a pagare di più sarebbero solo i contribuenti meno sinceri. L'ipotesi è meno astratta di quanto sembri a prima vista, perché nel '99 cominceranno a entrare in funzione gli «studi di settore» per il lavoro autonomo e l'impresa minore: ossia quella ampia fetta della società italiana (circa un terzo) dove si collocano sia il grosso dell'evasione fiscale sia la maggior dose di insofferenza verso il fisco. Da questo nuovo sistema di parametri potrebbe facilmente risultare un aumento dei redditi dichiarati. L'idea della norma generale è nata qui, estendendo uno spunto emerso nel dialogo (che va avanti) con le categorie del lavoro autonomo per arrivare a un varo consensuale degli «studi di settore». Per l'appunto, se ci fosse qualche risorsa da spendere la priorità andrebbe questa volta ai «ceti medi», indefinibile terreno della contesa politica tra destra e sinistra. Se la legge finanziaria '99 darà qualche sgravio alle famiglie, sarà sulla casa; ma è da escludere che si arrivi alla totale eliminazione dell'Irpef sulla prima casa, che costerebbe troppo. Se si daranno nuovi sgravi alle imprese, sarà probabilmente alle im¬ prese minori, o meglio alle ditte individuali, quelle per intendersi che pagano l'Irpef e non l'Irpeg: nella prospettiva di dare anche a loro i vantaggi che le imprese in forma societaria hanno già ottenuto con la nuova Irpeg. Quasi certamente però il termine «ceti medi» non verrà usato, per non irritare inutilmente Fausto Bertinotti. Da un altro lato, un aggravio fiscale ci sarà, con l'imposta ecologica sulle emissioni nocive che potrebbe colpire in qualche misura anche la benzina, e che finanziera uno sgravio del costo del lavoro dello 0,7%, da tutti ritenuto benefico per l'occupazione. Tolto questo, per ora non c'è nulla da redistribuire, viste le difficoltà che si stanno incontrando sui tagli alle spe- se. Ieri, i maggiori problemi per Prodi sono venuti dalla sanità, dove i dati del '98 mostrano uno sfondamento dei livelli di spesa prevista, ma il ministro Rosy Bindi recalcitra a nuove misure di stretta per il '99. Per tutta la giornata a Palazzo Chigi si sono susseguiti incontri sulla legge finanziaria, anche in vista dell'incontro con Cgil-Cisl-Uil che è fissato per stasera. In un documento a carattere unitario, le tre confederazioni sindacali si dichiarano insoddisfatte dei risultati finora raggiunti al «tavolo quadrangolare per l'occupazione» e chiedono tra le altre cose procedure eccezionali per realizzare in tempi brevi le opere pubbliche. Stefano Lepri
Persone citate: Fausto Bertinotti, Prodi, Rosy Bindi, Vincenzo Visco, Visco
Luoghi citati: Roma
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