La Sgarella: «Con la catena al collo, in una buca»

La Sgarella: «Con la catena al collo, in una buca» La rapita racconta: mi hanno portato in Calabria avvolta in un telo di plastica, il camion fu fermato a un posto di blocco La Sgarella: «Con la catena al collo, in una buca» Scalfaro contrario al blocco dei beni: «E'giusto salvare una vita» MILANO. Dentro un buco, sotto terra, con una catena al collo: «Non riuscivo a vedere nemmeno i miei piedi tanto era buio. Ma ogni tanto sentivo la presenza dei topi...». Sono giornate dure, per Alessandra Sgarella, quelle trascorse in mano ai rapitori tra le nebbie di Milano e le rocce dell'Aspromonte, per 9 mesi. Nel salotto di casa, davanti al pm Alberto Nobili fa scorrere il film di un incubo che sembrava non dover finire mai. Come quando, durante il trasferimento da Milano alla Calabria, la prima decade di gennaio, il camion su cui viaggiava venne fermato per un controllo dalla polizia. «Sentivo le voci, ma non potevo far nulla. Ero avvolta in un telo di plastica». Sui sequestri di persona interviene il presidente della Repubblica Scalfaro da Cuneo: ricorda di essere stato sempre contrario al blocco dei beni ma, aggiunge, è giusto salvare una vita sempre rispettando la legge. Colonnello e Rizzo A PAG. 5

Persone citate: Alberto Nobili, Alessandra Sgarella, Scalfaro, Sgarella

Luoghi citati: Calabria, Cuneo, Milano