Acqua, Cesena è la più cara

Acqua, Cesena è la più cara ANALISI Torino, Cuneo e Milano agli ultimi tre posti della classifica della spesa a carico della famiglia media. Ecco come si calcola la bolletta idrica Acqua, Cesena è la più cara UNA famiglia di tre persone spende a Milano per l'acqua 237 mila lire all'anno. Risparmia un'inezia rispetto a quanto pagherebbe se risiedesse a Cuneo (mille lire) o a Torino (15 mila), ma se si trasferisse a Cesena subirebbe un vero e proprio salasso: la città romagnola, infatti, per un consumo di 250 me all'anno emette una bolletta superiore di ben 380 mila lire. Per il terzo anno consecutivo Tuttosoldi aggiorna, sulla base di dati ed elaborazioni fornite dall'Azienda acquedotto municipale di Torino, la classifica dei costi dell'acqua in Italia. Come si può constatare, anche su un consumo non molto elevato, come quello preso in considerazione, le differenze permangono notevoli e si amplierebbero a dismisura considerando consumi ancora maggiori. SITUAZIONI DIFFERENTI Costi così diversi non sono, come potrebbe sembrare, il frutto di scelte arbitrarie, bensì il risultato di situazioni oggettivamente molto differenti. Un conto è, ad esempio, distribuire l'acqua in Comuni ricchi di risorse idriche, come Torino o Milano - dove la falda, ormai, si è talmente alzata di livello da mettere in pericolo garage sotterranei e cantine in vaste aree della città -, un altro è distribuirla in un Comune del Sud dove magari bisogna andare a «pescare» a decine di chilometri di distanza, mettendo in conto una dispersione del 50%. E un altro ancora dovendola pompare per qualche centinaio di metri di altezza - accade in alcuni centri delle Langhe - e quindi mettendo in conto un consumo rilevantissimo di energia elettrica. STRUTTURA DEI PREZZI Accanto alla graduatoria dei costi, effettuata sulla base di indagini compiute dall'Aam a fine '96 e a fine '97, pubblichiamo anche la tabella analitica della struttura tariffaria in una quindicina di acquedotti italiani. Ciò aiuta a capire come si determina il prezzo. Il concetto ovvio è che più si consuma più si paga. A un consumo doppio, però, corrisponde di norma una spesa molto più che doppia. Ogni acquedotto ha una tariffa base, applicata a una fascia di consumo giudicata standard; e poi ci sono, in genere, una tariffa agevolata per le fasce di consumo più basse e uno o più scaglioni tariffari per i consumi oltre lo standard. GLI ESTREMI Prendiamo come esempio i due acquedotti agli antipodi della nostra classifica, quello di Cesena e quello di Milano. A Cesena i primi 72 me di consumo annuo costano 925 lire l'uno, la tariffa sale a 1755 Iure dal 73° al 360° me, oltre si paga 3200 lire al metro cubo. A Milano il costo è di 182 lire per i primi 128 metri cubi, di 290 dal 129° al 274° metro, 450 lire per gli ulteriori consumi. Il solo costo dell'acqua, al netto di Iva sarà a Cesena di 119.340 lire per 100 me, di 294.890 lire per 200 e, infine, di 703.690 per 400. A Milano invece si pagheranno 18.200 lire per 100 me, di 44.176 lire per 200 e 122.336 lire per 400 me. ALTRE VOCI Il consumo non è la sola voce da mettere in conto. Bisogna aggiungere le quote fisse (poche migliaia di lire l'anno), e cioè l'equivalente del canone di abbonamento. Sulla somma «consumo più quota fissa» s'applica l'Iva del 10%. A queste voci si aggiungono il canone di fognatura e quello per la depurazione dell'acqua. I costi, in questo caso, sono direttamente proporzionali ai consumi (se raddoppiano i metri cubi raddoppia anche la spesa). RINCARI Le novità più importanti, introdotte negli ultimi mesi, sono due: 1) il canone per la fognatura è passato da 400 a 500 lire al metro cubo, come concesso dall'art. 3 comma 43 della Finanziaria '96 2) molti Comuni si sono avvalsi della facoltà di applicare tali tariffe sul 100% dei consumi e non più solo sull'80%. In precedenza, 10 sconto si applicava partendo dal concetto di buon senso che non tutta l'acqua consumata finisce direttamente negli scarichi. Passare dalla tariffazione dell'80% a quella del 100% ha costituito un modo, elegante, per aumentare il prezzo delle due voci del 25% lasciando formalmente Intatte le tariffe. IVA E INFLAZIONE A fine '98 dovremo aspettarci un ulteriore incremento dei costi, ma 11 vantaggio andrà quasi tutto all'erario. Infatti i costi puri e semplici dell'acqua potranno aumentare entro il tasso di inflazione (e quindi l'incremento sarà al massimo attorno all' 1%). Se gli acquedotti effettuano investimenti per migliorare l'efficienza della rete potranno chiedere un ulteriore 5% in più. Aumenti, invece, arriveranno dal fronte Iva, che si applicherà anche sui canoni di fognatura c depurazione, con un costo finale che può essere stimato, per la nostra famiglia standard da 250 metri cubi all'anno, in circa 17 mila lire. RILEVAZIONI Il costo dell'acqua è anche un problema condominiale. Gli acquedotti in genere effettuano la rilevazione dei consumi su un unico contatore condominiale ed è poi compito dell'amministratore ripartire i costi tra i vari condòmini. Qualsiasi criterio di suddivisione della bolletta generale, in mancanza di contatori in ogni abitazione, è imperfetto. E' evidentemente iniquo suddividere per millesimi di proprietà, ina anche ripartire per il numero degli abitanti può creare dubbi. La legge fondamentale sulle risorse idriche, la 36/94 (legge Galli) raccomanda (art. 5) agli acquedotti di introdurre sistemi di misurazione individualo. Gli acquedotti procedono a rilento in questa direzione. Va però detto che, dal punto di vista degli utenti, il fatto che l'acquedotto non emetta fatturazioni individuali è nella maggior parte dei casi un vantaggio. Infatti, risparmierebbe solo chi consuma molto poco, mentre chi ha consumi più alti dello standard spenderebbe di più. Nell'articolo a fianco alcune soluzioni per suddividere a consumo i costi dell'acqua pure in presenza di fatturazione condominiale. Gino Pagliuca LA GRADUATORIA DEL COSTO (IN LIRE) PER UN CONSUMO ANNUO DI 250 METRI CUBI Elaborazione AAM-azienda acquedotto municipale di Torino La tariffa dell'acqua comprende quattro voci: 0 la quota fissa (il canone dì abbonamento), •il consumo, •il costo dello scarico ° il costo della successiva depurazione. Sulle prime due voci grava anche Uva (10%) Il prezzo di un metro cubo di acqua dipende sempre dal consumo annuo dell'utente; il costo unitario cresce con l'aumentare dei consumi, come mostra la tabella sorto, che illustra gli scaglioni tariffari applicati dai diversi acquedotti. Quasi tutti gli acquedotti chiedono un minimo garantito; fatturano, cioè, una tariffa minima indipendentemente dal consumi effettivi. Questo sistema può penalizzare i proprietari dì seconde case, che difficilmente riescono a consumare la quota loro imputato. Consumo, Quote fisse e Ivo Fognatura Depurazione I L Spesa Complessivo IVarioi. 97 su 96i 1996 1997 1996 1997 1996 1997 1996 | 1997 CesenaAMGA 433*863 458,761 42300 44.000 100.000 125.000 576.363 fWWFm 8.92% Ferrara-ACOSEA 456.714 458464 42j00 42500 100.000 117300 599.214 JHEggl 3,21% Reggio Emilia AGAC 447.942 447.942 34.000 42300 80.000 125.000 561.942" BB^j" 932% Ravenna AREA 411.35! 417.021 42300 43300 100.000 125.000 553.851 KlWil 5.72% Bologna SEABO 378.939 378.939 42300 44.250 100.000 125.000 521.439 |mf:lF=U 5,13% Cons. Acq. Langhe S. 0. 452340 452340 90.000 90.000 0 0 542340 f^VI^% 0,66% Rimini AMIR 347.802 352.499 42300 46.250 100.000 125.000 490.302 fr***^* 6,82% LivornoASA 332.629 352.238 34.000 45300 80.000 125.000 446.629 i7r04% Trieste ACEGAS 308.337 337.350 43.000 43363 100.000 125.000 451.337 12.09% Imola AMI 298.925 327.184 34.000 42300 100.000 125.000 432.925 lTJfiRT|rl4f27% NapoliARIN 302.280 310.823 42300 43300 125.000 125.000 469.780 f-HWW 2,03% Terni ASM 332330 332330 20.000 25.000 70.000 87300 422330 P^T'l^i 5,33% Brunico AEAM 92.730 99.990 95.000 103300 164300 234.000 352.230 EZffl 24,21% Palermo AMAP 398442 398.442 24.000 24.000 0 0 422.442 pyTTTin0,00% Chioggia ASP 232470 250.448 34.000 43.628 80.000 125.000 346.870 felHEHl' 20,82% ModenaAz. Municipal 228.668 242.849 42300 42300 100.000 125.000 371.168 ftU'EflJ ,0fS'% Parma AMPS 227.649 227449 55.000 55.000 100.000 125.000 382.649 |MJ^r AnconaAMS 229.218 232.298 34.000 45.750 100.000 125.000 363.218 10,97% Cons. Centro Veneto Servizi 215444 223344 34.000 44.000 80.000 125.000 329.644 'jETTirm 19,08% SondrioASM 192.720 196.790 37.400 44.000 88.000 125.000 318.120 feW'i'j 14,98% Bergamo BAS 179.740 191464 34.000 42300 80.000 125.000 293.740 IliJIfil 22,27% Alessandria AMAG 181.335 181435 34.000 42300 100.000 125.000 315.335 ipS?^J°V62% Pavia ASM 165.495 176.770 43300 44.000 100.000 125.000 308.995 fclMfl 11,90% Roma ACEA 167466 169.970 42300 43300 100.000 1 125.000 310.166 jBtIBtI 9.13% Cremona AEM 156.310 167.486 42300 45.668 100.000 125.000 298.810 13.17% PadovoAMAG 150.944 160435 34.000 43.095 80.000 125.000 264.944 24,00% Brescia ASM 168.163 177368 34.000 45300 80.000 100.000 282.163 [fmi'h^ 1430% RoveretoASM 94425 106410 41.600 41300 144.600 156.800 280325 jjfrWUM 8.80% Cons. Serv. Bacino del Serio 153.252 159355 34.000 42300 80.000 100.000 267.252 13,02% Varese ASPEM 156.651 156.651 42300 43.653 80.000 100.000 279.151 IpTCTTl 735% Venezia ASPIV 128372 128372 43300 43300 100.000 125.000 272.072 g3Z2£]l 9,19% Novara-Comune 120360 119.350 36.720 42300 100.000 125.000 257.280 jltlMJ '»,«% GoriziaAMG 114.156 114.156 42300 42300 80.000 125.000 236.656 ;|FrTF^| 19,01% ViqreggipASSP 104468 108.196 34.000 42300 100.000 125.000 238.368 m**!-! 15,66% Milono CAP 98490 103490 34.000 45.000 100.000 125.000 232.890 'Ivi^lll 17r35% Verona AGSM 100417 100.617 42300 47.650 100.000 125.000 243.117 WTFWVHi 12,40% UdineAMGA 91.702 104.352 34.000 42300 80.000 | 125.000 205.702 EESS 32,16% LeccoACEL 84.055 85.083 42300 42300 100.000 125.000 226355 1149% Torino AAM 165.117 168420 27300 27300 47.750 56.000 240.367 iWU:W'I 4.76% Cuneo-Comune 77350 80430 34.000 42300 100.000 115.000 211350 ^^W\2fi6%:i Milano- Serv. Acquedotto Com. 70402 70.484 32.000 41375 100.000 125.000 202.602 frfrfr/'rtJll 17.01% ACQUED0TT0 TARIFFA AGEVOLATA TARIFFA BASE 1ECCEDENZA IIECCEDENZA III ECCE0ENZA F0GNATURA DEPURAZI0NE , Classe , Classe ,. Classe . . Classe , Classe ,, „, iymc dlconsumo Um di consume L/mc di consume L/mc di consumo L/mc diconsumo Vmc % Lrnc % Alessandria 501 0-100 729 101-250 1.328 251-300 1.784 Oltre 300 170 100 500 100 Asti 550 0-90 1.100 91-180 2.120 Oltre 180 170 100 400 100 Bologna 672 0-80 1.344 81-200 2.481 Oltre 200 177 100 500 100 Cesena 925 0-72 1.755 73-360 3.200 Oltre 360 176 100 500 100 Cons. Acq. Langhe S. 0. 1.000 0-80 1.450 81-120 1.900 121-180 2.200 Oltre 180 450 80 Cuneo 100 Finoa80 280 Fino al m. g. * 400 Fino a 1,5 v. m. g. 550 Finoa2v.m.g. 700 Oltre 320 170 I00 460 100 Ferrara 1.200 0-48 1.480 49-144 1.835 145-240 2.100 Oltre 240 170 100 470 100 Firenze 600 Fino a 80 1.200 81-160 2.100 161-210 3.200 Oltre 210 120 100 500 100 Milano 182 0-128 290 129-274 450 Oltre 274 166.3 100 500 100 Napoli 705 Fino a 92 1.215 93-184 1.411 Fino a 1,5 v. m. g. 1.894 Fino a 2 v. m. g. 2.254 Oltre 368 174 100 500 100 Novara 190 0-50 380 101-150 620 151-250 870 201-300 1.180 170 100 500 100 Palermo 620 0-92 1.500 93-233 2.510 Oltre 233 120 SO Reggio Emilia 960 0-84 1.310 85-132 1.925 133-180 2.370 Oltre 100 170 100 500 100 Roma 205 0-92 659 93-184 1.055 Fino a 1,5 v. m. g. 2.145 Fino a 2 v. in. g. 4.203 Oltre 368 174 100 500 100 Torino 246 Fino a 100 610 Fino aim. g. 794 Fino a 1,5 v. m. g. 1.407 Fino a 2 v. m. g. 2.042 Oltre 304 110 100 224 100 Venezia 156 Fino a 90 436 91-144 591 145-216 922 217-288 1.047 Oltre 288 174 i 00 500 100 Vercelli 660 0-72 760 73-144 860 Oltre 144 170 100 500 100 DATI RACC0LTI DA AAM [AZIENDA ACQUEDOTTO MUNICIPALE DI TORINO] * M. G. = MINIM0 GARANTIT0 ** IL CANONE F0GNATURA COMPRENDE ANCHE LA QUOTA DI DLPURAZIONE '' * MOM C'f DEPURA1 ORE

Persone citate: Classe, Gino Pagliuca