Un portafoglio a prova di crisi di Glauco Maggi

Un portafoglio a prova di crisi GUIDA In un'ottica a breve termine il quadro internazionale (Russia, Wall Street, Sud-Est asiatico) consiglia la massima prudenza nel ridistribuire il patrimonio tra azioni e reddito fisso Un portafoglio a prova di crisi I L 3 agosto Ralph Acampora, 1 ascoltatissimo guru di Wall I Street e capo analista di Prudential, è apparso sugli schermi di Cnbs, uno dei canali finanziari tv più seguiti al mondo, per ribadire il suo consiglio: comprate, perché il Dow Jones arriverà a quota 10 mila. Ma il giorno dopo, martedì 4 agosto, Acampora scomparve per alcune ore, salvo ricomparire a sera in tv: scusate, fu il suo discorso, il rialzo è finito. E il Dow Jones cominciò a perdere colpi... LA LETTERA DI SOROS Poco prima di Ferragosto, invece, il mitico George Soros, re Mida dei giorni nostri, inviò al «Financial Times» le 50 righe più costose nella storia dell'umanità. Una «letterina», nulla più, in cui si sosteneva che la Russia era alle corde, il rublo indifendibile e che solo una forte iniezione di capitali da Occidente avrebbe evitato la catastrofe. Storie del genere hanno riempito le cronache di agosto, il mese orribile delle Borse di tutto il mondo. Ma adesso? La tempesta è finita oppure l'Orso (simbolo del ribasso) ha sloggiato per un bel po' il Toro (simbolo del rialzo) dai mercati? E' il momento di comprare? Oppure, che difese si possono alzare per proteggersi dalla depressione? CE PIÙ' RISCHIO Inutile farsi illusioni: il mondo è diventato più rischioso. E lo resterà per un bel po'. Se fino a poche settimane fa gli operatori erano disposti a pagare un'azienda 25-30 volte gli utili, oggi sono diventati ben più avari. E i prezzi ne risentiranno. Se i risparmiatori, fino a luglio, andavano a caccia di alti rendimenti nelle obbligazioni, incuranti del rischie o quasi, adesso i capitali si muovono solo verso le emissioni a «prova di bomba», dollaro, area Euro o franco svizzero, pur a rendimenti sacrificati. Il portafoglio ideale, quindi, dovrà essere più «prudente» del solito. PERCENTUALE Prendiamo, ad esempio, il caso di una famiglia che si proponga di accantonare una parte del reddito a scopo previdenza, con un'ottica di lungo periodo. Di regola, il portafoglio ideale per una famiglia di questo tipo dovrebbe avere almeno il 40-50% investito in azioni. Oggi meglio tenersi più bassi a vantaggio della liquidità. Nel prossimo futuro potrebbero presentarsi occasioni interessanti di acquisto, in Borsa o nei mercati obbligazionari. CON CAUTELA Non è il caso di svendere, insomma. Ma nemmeno di affrettarsi né, tantomeno, di «fare media» per abbassare il valore di carico dei titoli. E' questa una tecnica sempre rischiosa, soprattutto nelle fasi di ribasso. Altro errore: quella società valeva il doppio, tre mesi fa. A questi prezzi è buona... Può essere, ma può essere, all'opposto, il segnale della rottura di argini tecnici a protezione di un titolo. Per orientarsi tra i mercati occorre avere indicazioni più precise: 1) sulla tenuta di Wall Street da cui dipende l'andamento di tutti i listini; se la caduta superasse il 10-15%, verrebbe vanificata ogni possibile considerazione positiva su bilanci o andamento dell'economia europea 2) il livello di cambio dello yen (reggerà quota 145?) da cui dipende la possibilità di fronteggiare la crisi asiatica 3) le decisioni sui tassi della Fed (banca centrale Usa), per saggiare la volontà di Greenspan. ATTENTI AL «ROSA» MegUo astenersi da mosse avventate prima di aver dato una risposta almeno a queste domande. E' vero, dicono i sondaggi, che la grande maggioranza dei gestori italiani prevede entro la fine di novembre una crescita dell'indice almeno del 5%. Ma, a maggio, solo il 4% dei professionisti aveva previsto la discesa di agosto... Tutti possono sbagliare, ma la spiegazione, in questo caso, è più raffinata. Non a caso in Usa si dice che quando i guru di Wall Street sono ottimisti è ora di vendere. L'ottimista, infatti, prima compra, poi, quando il mercato sale, vende. Come ha fatto Acampora prima di cambiare idea... TUTTE LE OCCASIONI Eppure, per chi ha i nervi saldi e fortuna alle spalle le occasioni non mancano. Esistono ormai di¬ versi titoli (vedi Cir, Autostrade o altri) che, a questi prezzi, garantiscono per il '99 dividendi ben superiori ai titoli di Stato. Una buona «coperta» per attendere tempi migliori (il ribasso dura meno dei rialzi) senza troppi patemi. Per il resto, i soliti telefonici, in Italia e fuori: Tim, ma anche Mannesmann e Viag in Germania o Vodafone. E non vanno trascurate le Utilities, Italgas ed Edison in Italia (anche Aem, ma è meglio puntare sui titoli inseriti nel Mib 30), o, in particolare, il colosso Vivendi in Francia. Tra i finanziari, di grande rispetto gode l'Ina e, a Parigi, l'Axa, sacrificata dagli scossoni d'agosto. BTP ALLE STELLE Meglio rafforzare le difese sul reddito fisso, comunque. In attesa che dalle società arrivino emissioni a tasso interessante (le famose corporate bonds, appena all'inizio) meglio fare il pieno di Bot e Btp. La combinazione migliore? Titoli a 30 anni (minimo i Btp 10) abbinati a soluzioni a breve, Bot a 3 mesi o pronti contro termine. Con i primi si sfruttano tassi interessanti, probabilmente di almeno un punto sopra ciò che si spunterà dopo la nascita dell'Euro. Con i secondi ci si può mettere nella condizione ideale per cogliere le opportunità di acquisto. Bot a 3 mesi, Btp o Cct già emessi a scadenza ravvicinata e pronti contro termine sono tra l'altro la risposta adeguata alla caduta degli interessi sul conto corrente, ormai vicini allo zero. E non vanno trascurati i Cct: non a caso il 15 settembre il Tesoro francese emetterà un titolo dal rendimento indicizzato all'inflazione. Il successo, a giudicare dalle prenotazioni, è assicurato. In tempi calamitosi, la parola d'ordine è «correre verso la qualità». OCCHIO Al SALDI C'è pane, ovviamente, anche per i più arditi. «Vedo alcuni Paesi solidi - dice Mohamed El-Erian, specialista in emergenti di Salomon, Smith Barney - Ungheria, Polonia, Marocco, Egitto e, un po' meno, il Messico». Nell'ora del grande ribasso si è venduto di tutto, senza badare al valore delle singole emissioni. E così l'Argentina (inflazione 1%, crescita del 5%, deficit pubblico 1,4%...) è stata trattata come la Russia. Eppure i titoli Argentina in dollari rendono 500 punti più del T bond. La Grecia, nel momento della tempesta, rende in lire il 20%. E il governo di Atene è pronto a fare enormi sacrifici pur di convergere verso l'Euro nel Duemila. A settembre scadranno le rate di vari prestiti internazionali. E sarà l'occasione per capire che molti debitori sono più solidi di quanto non si creda... Ugo Bertone In un'ottica a breve termine il quadro internazionale (Russia, Wall Street, Sud-Est asiatico) consiglia la massima prudenza nel ridistribuire il patrimonio tra azioni e reddito fisso TRA SCHIARITE. Vo Un portafoglio a prova di crisi TLC, UTILITIES, ALIMENTARI ITALIA, FRANCIA LERAy IL RISPARMIO Fondi comuni, ecco di quanto possono scendere ^di Glauco MAGGI

Persone citate: Acampora, George Soros, Greenspan, Mida, Mohamed El-erian, Occidente, Ralph Acampora, Smith Barney, Ugo Bertone