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I figli dei Maya VOLTI E COLORI I figli dei Maya VOLTI E COLORI A lontano sembra un uomo accucciato a far la siesta in un assolato meriggio estivo. Ma è soltanto un sombrero di paglia appoggiato sopra due coloratissimi fagotti di cotone, impilati contro un muro del mercato di Zunil, in Guatemala. Qualche metro più in là due mani scure fendono la trama coloratissima dei tessuti di un vecchio telaio a mano che utilizza ancora la tecnica di tessitura dei Maya. Voltandoci, ci colpisce lo sguardo sorridente di un ragazzo indio che fa capolino dietro il variegato «sipario» di poncho e coperte esposte. Non stiamo passeggiando per la via maestra di un villaggio dell'America Latina. Tuttavia è un po' come se questo avvenisse visitando la mostra «Guatemala Rainbow» allestita a cura del Cisv, attivissima organizzazione torinese di volontariato internazionale, con il contributo della Regione Piemonte e del ministero Affari esteri, nella sala mostre del Borgo Castello della Mandria a Venaria fino al 13 settembre (ma è probabile una proroga): orari da lunedì a venerdì 14-18; sabato e domenica 11-18. La rassegna presenta una settantina di fotografie a colori scattate da Gianni Vecchiato durante vari soggiorni in Guatemala tra 1981 e 1994. In queste immagini ciò che colpisce non è solo la calibrata ricerca estetica, ma soprattutto la volontà «politica» di mettere in risalto la dignità, la bellezza e le tradizioni culturali del popolo guatemalteco, che ha tra i propri antenati i Maya, sterminati dai conquistadores spagnoli, e per la cui libertà a lungo oppressa dall'Occidente si è battuta Rigoberta Menchù, premio Nobel per la Pace 1992. Guido Curio ■V- • : • • . ' Il m WS Wb mm- Mimf Wàm WS ''':dlf mm MIMA wBm MM'ir mmt Smìi ■ 9Km WMm ìli isti WIÈ MM IS! ■ MS : ssf wÈrna Wk Ma' : l§f -III 7\ A \ • I figli dei Maya VOLTI E COLORI