«FAN DI ROMAGNOLI»
«FAN DI ROMAGNOLI» LO DICO A TORINOSETTE «FAN DI ROMAGNOLI» «Il Regio va bene così» Privi di Muovitipositivo Romagnoli-dipendente Romagnoli ha abbandonato la sua rubrica su TorinoSette gettando in questo modo me, sua fedelissima lettrice, nel più nero sconforto. Egli è infatti/da tempo, oggetto della mia assoluta devozione. Perché nessuno (innegabilmente) sa scrivere articoli «alla Romagnoli» come Romagnoli. Perché negli ultimi tempi quando qualcuno decide di intrattenermi con le «amare vicende della sua vita» invece di sospirare desolata mi sorprendo a «riscrivere» mentalmente il suo racconto con poche ed efficaci parole come farebbe l'amatissimo Romagnoli, e così facendo ho scoperto che davvero ciascuna di queste storie meriterebbe di essere pubblicata, in prima pagina talvolta. Perché, ovviamente, ho letto tutti i suoi libri e perché, soprattutto, li ho riletti tutti, un paio di volte, con il medesimo piacere. Perché ho ormai acquisito una sorta di «diritto di prelazione» in famiglia in virtù del quale posso requisire il giornale appena recapitato, sfogliarlo e all'occorrenza smembrarlo impietosamente per procurarmi il «pezzo» di Romagnoli da leggere in santa pace nella mia camera. Ultimamente ho cominciato addirittura a ritagliarli e conservarli, con meticolosità per me inusuale, in una apposita cartellina. Ormai aprivo TorinoSette già armata di forbici, ed ora? Non ci sono dunque più certezze a questo mondo? Perché mai, per l'ennesima volta, quella che per me è una piacevole abitudine per altri è solo noiosa routine? Con questi «inquietanti interrogativi» mi congedo, salutando l'intera redazione e, of course, Mister Nobody. Paola p.vagnozzi@sail.it Condividiamo il dolore della lettrice. Ma confidiamo che la rubrica di Luciana Littizzetto, che esordisce qui a fianco, possa almeno in parte lenirlo. Quei concerti serali La chiusura dell'Auditorium Rai e il conseguente spostamento dei turni del sabato pomeriggio in orario serale creano disappunto in moltissime persone che si vedono private di un momento musicale importante nella loro vita. Chi ha scelto i concerti del sabato lo ha fatto per giustificati motivi (età, lontananza...) che - vedo - non sono presi in considerazione. Per noi di Ivrea, poi, che già per l'oscurarsi della «Fiaccola Olivetti» abbiamo perso i concerti della nostra Unione Musicale, la delusione è profonda. Qualche anno fa, il San Paolo ci ha gettato un'ancora in extremis. Possiamo sperare che il bel gesto si ripeta? Marisa Bonetti, Borgofranco seguono altre 5 firme Non toccate il Regio Siamo abbonate da molti anni, e anche per noi il Regio va bene così. Quindi speriamo vivamente che questi signori non entrino mai a far parte del consiglio del teatro e che le loro idee balzane non vengano prese in considerazione. Carla Carassone Emilia Carassone, Torino Chiusura sgradita Siamo un gruppo di anziani pensionati del rione S. Rita di Torino, e vogliamo evidenziare un problema che anche quest'anno si è puntualmente verificato: «Muovitipositivo» di piazza d'Armi, come già l'anno scorso, ha chiuso ai primi di agosto (il 9). Siamo veramente dispiaciuti: ciò ci priva, proprio nel mese delle vacanze per eccellenza, del nostro unico svago e unica vacanza, dato che non possiamo muoverci dalla città sia per motivi economici sia per motivi di salute. Ora chiediamo al Comune (o chi per esso) il motivo di questa chiusura anticipata. Ci è stato riferito che in piazza d'Armi si è iniziato prima rispetto agli altri punti estivi, ma allora non sarebbe logico ritardare l'inizio e continuare fino alla fine di agosto? Di chi è la responsabilità e la competenza nello stabilire tali date di inizio e fine? Anna Gecele, Torino seguono altre firme Indirizzare a «Lo dico a TorinoSette» La Stampa, via Marenco 32,10126 Torino; oppure fax 011/663.90.36.
Persone citate: Anna Gecele, Carla Carassone Emilia, Luciana Littizzetto, Marisa Bonetti, Romagnoli
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