La Cina è vicinissima

La Cina è vicinissima LA SETTIMANA La Cina è vicinissima A tempo i cinesi non sono più ima rarità dalle nostre parti. I loro ristoranti, in particolare, sono spuntati come i funghi e ce ne sono anche in centri minori (a Ceres, tanto per citarne uno). Ma in-questo periodo Torino accoglie i cinesi per un evento di rilevante importanza come il festival Settembre Musica. Fiore all'occhiello delle proposte culturali torinesi e piemontesi, la rassegna di concerti ha scelto per l'edizione 1998 proprio quel remoto Paese per una ricognizione destinata certamente a dare buoni e durevoli frutti. La Cina, più un continente che un Paese, rimasta appartata e chiusa per secoli, ha macinato montagne di arte e di sapere, e la musica ne è, naturalménte, un capitolo cospicuo. Avvenimenti politici tragici hanno travagliato quel popolo in anni recenti; la cultura vi è rimasta pesantemente coinvolta, ma non si è fermata. Così oggi l'Occidente può fare la conoscenza di compositori dall'ottima caratura come Tan Dun, Qu Xiaosong, Zhou Long, Chen Yi, Chen Òigang, Xu Shuya, Guo Wenjing. La loro produzione apre nuovi spazi nella musica contemporanea, spalanca orizzonti più ampi, disvela al pubblico un mondo sconosciuto. Ovviamente il festival ha in serbo molte altre preziosità, con orchestre, direttori, interpreti provenienti da tutto il mondo. Un altro evento culturale di questo periodo proietta Torino ben oltre i suoi angusti confini geografici: la mostra fotografica dedicata a Henri Cartier-Bresson e alle sue fotografie ispirate alla gente d'Europa. Testimonianze di una realtà cosmopolita della quale la nostra città "sa farsi propositrice. Ma anche la provincia fa la sua parte in tale proiezione internazionale. Un esempio di questi giorni è dato dal Festival del Folklore proposto da Susa, che ha invitato gruppi provenienti da Madagascar, Filippine, Bulgaria. Ad essi si unirà il Gruppo di casa, il quale è a sua volta reduce da una tour née in Portogallo. Checché se ne dica, Torino e il Piemonte si muovono. rmcj

Persone citate: Chen Yi, Chen Òigang, Guo Wenjing, Henri Cartier-bresson, Xu Shuya, Zhou Long