Nasce Vega il razzo tutto italiano

Nasce Vega il razzo tutto italiano VETTORI Nasce Vega il razzo tutto italiano LM APPUNTAMENTO con la rampa di lancio è all'inizio del 2002. «Vega», il piccolo lanciatore ideato in Italia, è stato adottato dall'Agenzia spaziale europea, che ne ha avviato lo sviluppo con uno stanziamento di 60 milioni di Ecu. Intanto la FiatAvio nel poligono sardo di Salto di Quirra ha fatto il primo decisivo test sul suo motore a razzo Zefiro, uno dei componenti fondamentali del nuovo vettore. Con il Vega l'Italia assume per la prima volta la responsabilità di un programma europeo. Sarà l'Asi, infatti, a guidare la cordata, assumendo anche il 55 per cento dei costi di sviluppo del piccolo lanciatore, stimati in 370 milioni di Ecu (721 miliardi di lire). Al suo fianco, i francesi del Cnes, che sono stati i primi, con «Ariane», a credere nelle capacità della tecnologia europea nel campo dei lanciatori, mentre gli altri partner europei si sono accodati. Adesso il copione si ripete nel campo dei vettori leggeri, ma il ruolo di locomotiva questa volta tocca all'Itaba. La realizzazione del Vega sarà affidata a una joint-venture tra la FiatAvio e la francese Aérospatiale. Il progetto prevede un razzo alto 28 metri, con un peso al decollo di 130 tonnellate e capace di scagliare in orbita bassa satelliti con una massa di mille chili. Tre gli stadi, tutti a propellente solido. Il primo verrà realizzato accorciando uno dei booster di Ariane 5, il secondo sarà lo Zefiro della FiatAvio, mentre il terzo nascerà da una costola di quest'ultimo. Ai tre stadi si deve aggiungere il modulo a propellente Uquido, destinato a imprimere le correzioni finali per l'ingresso in orbita dei satelliti. Vega dovrebbe avere un ampio mercato: la domanda prevista per la messa in orbita di satelliti scientifici è di 4-6 lanci l'anno. Ma è una previsione che non tiene conto della sostituzione periodica dei piccoli satelliti per telefonia mobile: ' • iqai , Intanto, imentre a Kourou. si prepara il secondo làncio di qualificazione di Ariane 5, previsto a ottobre, il Consiglio deìl'Esa (Agenzia spaziale europea) ha dato via Ubera allo sviluppo di una versione potenziata del razzo, con una capacità di carico accresciuta del 60%. Nel test di ottobre i «passeggeri» di Ariane 5 saranno la capsula Ard e il satellite Maqsat 3. La prima, molto simile al modulo di comando dell'Apollo, servirà per sperimentare le tecnologie necessarie per il rientro di un veicolo spaziale nell'atmosfera, in particolar modo i materiali della protezione termica. Dell'esperienza potrà beneficiare il Crv (Crew Return Vehicle), la mininavetta Nasa-Esa, che servirà come scialuppa di salvataggio per la stazione spaziale internazionale. Quanto al Maqsat 3, è un simulacro che riproduce dimensioni e massa di un tipico satellite per telecomunicazioni. Al suo posto avrebbe dovuto esserci un vero satellite, che però non è ancora pronto e verrà lanciato successivamente. Dopo il test di ottobre, Ariane 5 sarà pronto a iniziare l'attività commerciale. Il primo volo operativo, siglato 504, è previsto entro la fine dell'anno. Le missioni successive seguiranno al ritmo di cinque ogni 12 mesi, sino al 2002, quando, con l'uscita di scena di Ariane 4, si arriverà ad almeno otto lanci l'anno. Quanto all'Ariane 5 Plus, dovrebbe entrare in servizio nel 2007. Grazie ad alcuni miglioramenti e, soprattutto, all'impiego di uno stadio superiore criogenico (a idrogeno e ossigeno liquidi), il carico utile in orbita di trasferimento geostazionaria passerà dalle attuali 6,8 a più di 11 tonnellate. Giancarlo Riolf o

Persone citate: Crew Return Vehicle, Giancarlo Riolf, Vega, Vettori

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