Finalmente i tumori arretrano

Finalmente i tumori arretrano DATI USA Finalmente i tumori arretrano Lf AMERICAN Cancer Society (Acs) ha presentato i dati 1998 sulla diffusione dei tumori negli Stati Uniti secondo i calcoli del Surveillance, Epidemiology and End Results dell'Istituto nazionale per il cancro di Bethesda. Sono dati incoraggianti. Per la prima volta l'Acs riporta una tendenza positiva, con una riduzione del numero totale di nuovi casi di cancro e una diminuzione della mortalità. Inoltre la sopravvivenza a 5 anni è in aumento, con l'eccezione dei cancri bronco-polmonari. Queste buone notizie arrivano al momento giusto, in quanto l'Acs nel preparare le sue strategie per il prossimo decennio adotterà dei programmi finalizzati a ridurre in maniera sensibile sia l'incidenza che la mortalità dei tumori. Nel febbraio 1997 i suoi responsabili decisero di voler raggiungere per il 2015 una riduzione del 50 per cento della mortalità per tumori, e nel febbraio scorso vi sono stati sviluppi in merito. Nelle valutazioni statistiche per il 1997 sono stimati negli Usa 1.382.400 nuovi casi, che a metà anno risultavano essere 1.257.800, con una riduzione del 9 per cento, che diventerà dell'11 nel 1998. Quest'anno il numero stimato di morti da tumore è di 564.800, sovrapponibile a quello dell'anno passato (560.000). Vi è una tendenza alla diminuzione per i tumori bronco-polmonari e prostatici nell'uomo, della mammella nelle donne e colonrettali in entrambi. Per la prima volta dal 1930 vi è stata una diminuzione della mortalità del 2',6%, nel periodo dal 1991 al 1995. Più precisamente, tra il 1990 e il 1994 vi fu ogni anno una riduzione del 1,4% nella mortalità da carcinoma polmonare negli uomini, dello 0,5 per la prostata, del 1,9% e del 1,5% rispettivamente negli uomini e nelle donne per i tumori del colonretto. Inoltre nelle donne la morte per tumore mammario è scesa del 1,8%, ma è aumentata per quello del polmone. Anche la sopravvivenza a 5 anni continua a migliorare, considerando i tumori nella loro globalità. Era del 50% nel '74-76, del 52% nel '80-82 e del 60% nel periodo '86-93. Ciò vale per i bianchi americani, pur verificandosi la tendenza, in maniera più ridotta, anche negli africani-americani (inferiore del 10-15 per cento). Diversi possono essere i motivi di questa diminuzione dell'incidenza e della mortalità: prevenzione, diagnosi precoce, terapie più aggressive. Qualunque sia il motivo più importante, comunque bisogna aumentare l'impegno in tutti i tre settori, afferma l'Acs. Un punto che fa pensare, oltre alle differenze tra bianchi e neri, è la diminuzione della mortalità più sensibile negli uomini (5,3%) che nelle donne (1,1%). Probabilmente alla base di questa differenza vi è il continuo aumento di tumori polmonari nel sesso femminile. Di qui la necessità di agire con programmi di educazione sanitaria nei confronti del fumo di tabacco in tutti, ma specialmente nei giovani e tra le donne. Fausto Badellino Istituto nazionale per la ricerca sul cancro, Genova

Persone citate: Fausto Badellino

Luoghi citati: Genova, Stati Uniti, Usa