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Rock e ritmi d'Africa stasera a Rivoli con il gruppo Wock IN NOTTURNO TEATI Rock e ritmi d'Africa stasera a Rivoli con il gruppo Wock Si è inaugurata ieri la rassegna «Notturno Teatrale», sezione dedicata alla commistione di musica e prosa del cartellone estivo «Rivoli di Sera». Curato dal gruppo torinese Assemblea Teatro, il programma, che si svolge in diverse sedi di Rivoli, prevede tre appuntamenti (ingresso libero, tel. 011/437.62.30) per i prossimi giorni. Questa sera alle 21,30 nel piazzale dei Portici, il gruppo franco-senegalese Wock presenta <<Afrique», un «concerto di musica, parole e danza». «Wock - spiegano al gruppo - è la sintesi di "Wolof", la lingua madre dei senegalesi, e "Rock"». Ispirazione pop europea, sonorità rock, ritmi africani e canto wolof connotano lo spettacolo, una miscellanea per dar voce «alle aspirazioni di una nuova generazione di musicisti africani, desiderosi di recuperare e rendere nuovamente comunicativi i reperti della tradizione». Leader del gruppo è il cantante diciottenne Abdou Guite Seck, che dà voce a melodie ricalcate su quelle antiche dei «griot», narratori di leggende e miti d'Africa. Il regista Renzo Sicco leggerà alcune pagine di «Avventure in Africa» di Gianni Celati: appunti di viaggio tra Dakar e Saint Louis, città d'origine del gruppo Wock. Domani, sempre ai Portici, un concerto dei Cattivo Esempio, «Quando finisce l'aria». Il gruppo astigiano, nato come affollata formazione influenzata dal funky, si è progressivamente sfoltita, si¬ no all'attuale a quattro elementi (il cantante Andrea Raviola, Matteo Curallo a tastiere e sequencer, Alessandro Massobrio alla chitarra e Bob Macertaini al basso), indirizzandosi verso un pop raffinato non privo di risonanze elettroniche e dark. Giovedì 10 alle 21,30, infine, Assemblea Teatro si esibirà in piazza Garibaldi. In cartellone, un cavallo di battaglia, «In fra li casi... », storico allestimento che conta quasi 20 anni di repliche e più di 1000 recite in diversi Paesi del mondo. Nato da una ricerca sul carnevale e la tradizione popolare, porta in scena «i personaggi che animarono i racconti orali e che popolarono il mondo onirico dei nostri avi» spiega D regista Sicco. «Sono i protagonisti delle narrazioni attraverso cui l'umanità primordiale diede ordine e nome al cosmo, che ci parlano dei nostri illimitati desideri e della nostra misera finitudine». Silvia Francia