Stadio della Juve vicino alla To-Ao?
Stadio della Juve vicino alla To-Ao? Potrebbe essere costruito a Pavone Stadio della Juve vicino alla To-Ao? PAVONE. Uno stadio a fianco del casello dell'autostrada Torino-Ivrea-Aosta, nel territorio di Pavone? E' possibile. Lo vorrebbe la Juventus, conferma Walter Catozzi, sindaco del centro del Basso Canavese distante una manciata di chilometri dal capoluogo eporediese e dalla palazzina direzionale della Olivetti. Lui, il primo cittadino, sembra convinto che l'operazione possa andare in porto ed avrebbe già allertato gli architetti che starmo preparando il nuovo piano regolatore, affinché indichino i terreni presi in considerazione, non più agricoli, come avrebbero potuto essere, ma ad uso terziario, definizione che contempla, insieme con uffici e servizi, anche impianti sportivi delle dimensioni di un campo di calcio, chiuso, coperto e per 35-40 mila spettatori, ovviamente senza quella pista di atletica tanto criticata al torinese «Delle Alpi». Catozzi, ieri, non era molto propenso a discuterne. «C'è il rischio che salti tutto», diceva. Pare che oggi l'amministrazione comunale di Pavone debba incontrare i manager della società costruttrice di grandi impianti sportivi, che, per conto della Juventus, dovrebbe approfondire i dettagli. Anche per il fatto che, da quanto è trapelato, in gara per ospitare le partite bianconere, ci sarebbe pure una città svizzera: c'è chi parla di Losanna. L'Eporediese tuttavia, sia per la vicinanza con Torino, sia per altre questioni organizzati- sindaco Walte Catozzi ve, apparirebbe avvantaggiato. Il primo approccio fra il sindaco Catozzi e i dirigenti della società che opera per conto del club di piazza Crimea avvenne circa due mesi fa. «Un semplice pour parler», precisa l'amministratore. Che allora però non volle - o forse non seppe - tenere «segreto», tant'era ghiotta la notizia (foriera di notorietà per il paese e di vantaggi per i suoi abitanti), che ora sta diventando sempre più di dominio pubblico. Dal «Delle Alpi» alla pianura canavesana? Comunque fuori cinta rispetto ad una Torino che non ha voluto concedere al vertice della Juve la soddisfazione di costruirsi il proprio impianto nel vecchio Comunale di corso Sebastopoli? Da piazza Crimea non ci sono risposte. Solo dopo l'incontro del sindaco Catozzi con i «portavoce» della ditta costruttrice (sempre che non slitti) si saprà quale sarà il futuro di quell'estrema periferia di Ivrea, posta già in territorio di Pavone. Sta di fatto che, in termini tecnici, la zona è favorita dalla vicinanza con l'autostrada (come per altro il Delle Alpi che è accanto alla tangenziale), e dal fatto che può essere raggiunta in poco più di mezz'ora d'auto dalla Mole. Un fattore, quest'ultimo, che dovrebbe facilitare il Canavese, dando vita al nuovo impianto «juventino-eporediese» entro il 2001. Giuseppe Sangiorgio sindaco Walter Catozzi
Persone citate: Catozzi, Giuseppe Sangiorgio, Walte Catozzi, Walter Catozzi
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