Scabbia all'ospedale di Ciriè di Gianni Giacomino
Scabbia all'ospedale di Ciriè Pazienti e infermieri costretti a sottoporsi a terapia di disinfezione Scabbia all'ospedale di Ciriè Allarme nel reparto Dialisi CIRIE'. Insieme ai pazienti, nel reparto Dialisi dell'Ospedale civile di Ciriè, si è infilato anche l'acaro della scabbia. L'allarme è partito solo alcuni giorni fa dopo che anche dei barellieri, impegnati nel trasporto di malati, hanno cominciato ad avvertire i primi pruriti. Ora, per prevenire il contagio, che tra l'altro è molto facile, a tutti i 180 dializzati che a turni alterni si sottopongono alla terapia tre, quattro volte alla settimana, i medici hanno consegnato un foglio con le istruzioni di prevenzione da seguire. Per cercare di non essere infettati e per debellare il parassita dalla cute gli utenti dovranno spalmarsi su tutto il corpo per almeno tre giorni un preparato a base di benzoato di benzile, lavare gli indumenti ad una temperatura superiore ai 90 gradi o chiuderli in un sacco ermetico per una settimana. «La profilassi adottata per evitare che la malattia si propagasse è stato un sforzo organizzativo notevole - spiega la dottoressa Margherita Dogliani, primario della divisione di Nefrologia dell'Ospedale civile di via Battitore -. Adesso, dopo il trattamento preventivo, vedremo quali sono i risultati». Continua: «La dialisi si rivolge per la maggior pane a persone anziane, molte delle quali provenienti dalle case di riposo, noi cerchiamo di evitare al massimo i contatti, ma, purtroppo non è facile». Avverte però la dottoressa Dogliani: «Non vorrei che queste persone, già costrette a sottoporsi ad una terapia molto invalidante, fossero trattate come dei lebbrosi dai quali tenersi lontano». Che la scabbia non rappresenti un allarme sociale, come fanno intendere i medici, è sacrosanto. 11 vero inconveniente è che spesso i portatori di quello che scientificamente è conosciuto come «sarcoptes sacei» arrivino proprio dalle case di riposo di zona. Com'è successo per i casi identificati ed isolati nel reparto dialisi dell'Ospedale civile. Una di queste case di riposo, il Giraso¬ le, di piazza Castello a Ciriè, gestita dal Consorzio assistenziale intercomunale, dove soggiornano una cinquantina di nonni, è stata controllata nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Torino. I militari, durante il sopralluogo, hanno riscontrato alcune violazioni derivanti dalle opere di riammodernamento. Lavori cominciati sulla struttura lo scorso anno e conclusi da poco per i quali l'amministrazione ha investito circa un miliardo e mezzo. «Per fortuna non ci sono casi di maltrattamento e abbandono degli anziani - ci tengono a precisare i Nas -. I locali, però, a causa del cantiere sono al limite dell'agibilità». La dettagliata relazione dell'ispezione è già planata sul tavolo del sindaco di Ciriè, l'avvocato Luigi Chiapperò. «I carabinieri ci hanno imposto di compiere alcuni lavori che non erano previsti nel capitolato d'appalto - dice il primo cittadino -. L'intervento più consistente per rispettare tutte le norme è previsto per l'ingresso della casa di riposo. Gli altri sono tutti accorgimenti per migliorare la funzionalità del centro». Termina Chiapperò: «Ci terrei ad evidenziare che non si sono riscontrati problemi legati alle condizioni igieniche e che la ditta chiuderà il cantiere entro breve». Gianni Giacomino La causa è forse nei trasferimenti di anziani ospiti delle case di riposo L'ospedale civile di Ciriè e, a fianco, il sindaco della città Luigi Chiapperò
Persone citate: Luigi Chiapperò, Margherita Dogliani, Scabbia
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Un cimitero di veleni invece della centrale
- Montalto «brucia» un miliardo al giorno
- Da giugno cassa integrazione alla «Fabbricazione nucleari»
- La battaglia delle botteghe
- SPORT
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy