Regio, rischio di paralisi per 100 posti di lavoro

Regio, rischio di paralisi per 100 posti di lavoro Le rsu contestano Castellani Regio, rischio di paralisi per 100 posti di lavoro / dipendenti salirebbero da 260 a 354 Il sindaco: il bilancio non lo consente Divisi da un centinaio di posti di lavoro, dipendenti e consiglio d'amministrazione del Regio steccano. I primi, attraverso i sindacati, accusano il vertice di non rispettare gli impegni sottoscritti (e approvati dal ministero) di adeguare la pianta organica. «Hanno sostenuto una necessità di 354 posti - dicono i delegati delle rsu - e noi siamo appena 260. Ora dicono che non hanno i soldi. Troppo tardi! Dovevano pensarci per tempo, quando hanno inviato la documentazione a Roma». L'attacco più deciso è per Valentino Castellani (nella sua qualità di sovrintendente del Teatro), il quale, invece, sostiene che «ci devono essere le compatibilità economiche, come vuole la legge». Immediata la replica: «Non è vero - obietta Elio Sosso, professore d'orchestra del Regio e sindacalista -, lo spirito della legge che istituisce le fondazioni è di unire i soldi pubblici a quelli di eventuali partner privati coinvolti nel nuovo ente, è un incentivo a crescere. Il piano è stato avvallato dal ministero». A supporto delle sue dichiarazioni il professor Sosso - abituato a duri scontri con i vertici del Teatro e del Comune - spiega che la situazione degli organici è insostenibile: «Noi dell'orchestra siamo 73 e dovremmo essere 106. Abbiamo un cartellone che prevede di eseguire musiche di Verdi e di Wagner, non opere più' semplici, tipo Donizetti o Rossini. Come faremo?». Nessun dubbio sull'indispensabilità di rispolverare l'arma dello sciopero. Uno già fatto (domenica facendo saltare il concerto di Settembre Musica, in piazzetta Reale), gli altri due per il 15 (al Regio) e per il 24 (Settembre Musica). «Castellani ha parlato di ricatto - continuia Sosso -, è un ricatto chiedere il rispetto di una legge e di un contratto nazionale?». Ma perché non annunciare lo i Il professor Elio S osso sciopero? E con qualche giorno d'anticipo in modo da consentire agli organizzatori di Settembre Musica di trovare una sostituzione al concerto che avrebbe, tra l'altro, ricordato il Centocinquantenario dello Statuto Albertino? «Nulla di antipatriottico. La verità è che - spiega Sosso - fino all'ultimo momento abbiamo sperato di non dover scioperare. Ma il sindaco, interpellato dal sovrintendente Balmas, non ha voluto ascoltare ragioni». Salita, ripidissima, per questa vertenza. Entro il 15 settembre le parti dovrebbero rivedersi per il contratto integrativo. Scaduto nel '97, è stato prorogato nel giugno scorso - fino al dicembre di quest'anno. Castellani ha convocato il consiglio d'amministrazione (ridotto a cinque membri dalla nuova legge) per venerdì prossimo. Rispetto all'ampUamento della pianta organica di quasi un centinaio di persone (soltanto il 15 per cento può essere assunto a termine) è categorico: «Anche in Comune lavorano meno di 14 mila persone, e la pianta organica ne prevedeva 17 mila. Senza compatibilità economiche non si può assumere. Ribadisco che il Regio sta vivendo una fase di transizione e bisogna avere prudenza». Aggiunge che alcuni concorsi si possono fare, tra i quali per i cinque orchestrali di cui il sovrintendente aveva riferito alle rsu. Da domenica, giorno dello sciopero, Balmas tace. Lui che si era dimostrato sensibile alle richieste dei dipendenti, sembra essere rimasto amareggiato dalla proclamazione dell'agitazione a poche ore dal concerto. Inoltre, il timore di scioperi potrebbe influenzare negativamente la campagna abbonamenti. Per quel che deciderà il consiglio d'amministrazione, venerdì diventa sempre più importante. Luciano Sorghesan La nuova pianta organica prevede che l'orchestra debba essere composta da 106 elementi i sindacati sostengono che con gli attuali 73 professori non si può far fronte a tutti gli impegni del Teatro Il professor Elio Sosso

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