Confessioni

Confessioni Confessioni Dopati al Tour per tenere il posto PARIGI. «Ero obbligato ad assumere sostanze dopanti per conservare il mio posto alla Festina». E' quanto dichiarato da un corridore agli inquirenti e trascritto nei processi verbali dell'«affare Festina» pubblicati ieri da «France Soir». Il contenuto dei verbali è sconvolgente. Eccezion fatta per Hervè e Virenque, gli altri corridori hanno confessato di essere ricorsi a sostanze proibite, in tutta coscienza. Moreau ha rivelato che l'acquisto di prodotti dopanti era finanziato da una cassa dei corridori, cui si aggiungevano le vincite lasciate da Virenque alla fine del Tour. Emerge poi che campioni come Zuelle e Brochard non ricorrevano solo all'Epo ma anche agli ormoni della crescita. I corridori inoltre «si bombavano» non solo per il Tour, ma per quasi tutte le competizioni. Dufaux ha affermato che le assunzioni di Epo avevano luogo nelle stanze dell'albergo. Zuelle ha sostenuto di essersi iniettato da solo una dose di ormoni della crescita.

Persone citate: Brochard, Dufaux, Hervè, Moreau, Virenque

Luoghi citati: Parigi