Vogts Inscio di E. N.
Vogts Inscio Vogts Inscio // citi tedesco «Troppe critiche» BONN. Anche Berti Vogts lascia: travolto dalle critiche sempre più aspre di giornali, colleghi e calciatori dopo l'insuccesso ai Mondiali, il et della Nazionale campione d'Europa in carica si è dimesso. E' una sorpresa a metà, anche se proprio ieri, in una intervista alla Bild che gli chiedeva polemicamente fino a quando avrebbe continuato a guidare la Germania, Vogts aveva ribadito l'intenzione di restare al suo posto: «La via più facile sarebbe lasciar perdere tutto, ma ho un compito da portare a termine». Nel pomeriggio, invece, l'annuncio: «Le forti pressioni dell'opinione pubblica mi avrebbero reso impossibile proseguire con la necessaria concentrazione la preparazione all'Europeo 2000» ha detto Vogts al presidente federale. La svolta è stata la delusione di sabato a Malta, dove la Germania è riuscita solo a pareggiare con la Romania: «Il tentativo di ringiovanire la squadra è clamorosamente fallito», hanno accusato molti uomini di punta del calcio tedesco, che già dopo il mezzo fiasco di Francia '98 avevano cumulato attacchi unanimi e roventi al tecnico 51 enne. Ma se l'addio è amaro («Avrebbe dovuto andarsene dopo i Mondiali», ha commentato Matthaeus), gli otto anni di Vogts sono stati nel complesso positivi: su 102 partite, la sua Nazionale ne ha vinte 67 e perse 12. Per ora soltanto ipotesi sul successore, che dovrà essere nominato al più presto in vista della qualificazione agli europei, il 10 ottobre in Turchia: qualcuno pensa a un interim di Beckenbauer, che propone invece l'ex tecnico del Real Madrid, Jupp Heynckes. E si è dimesso anche il et della Bulgaria, Hristo Bonev, in seguito al ko (3-0 con la Polonia per gli Europei 2000. [e. n.]
Persone citate: Beckenbauer, Berti Vogts, Hristo Bonev, Jupp Heynckes, Matthaeus, Vogts Inscio
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